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Politica

Le ultime vicende gridano vendetta davanti a Dio e agli uomini

Antonio Tateo

Gentile sig. Tateo, ci risiamo: anche la nuova Amministrazione sta avendo problemi a reperire un funzionario di ragioneria. Un problema che lei stesso, in qualità di delegato al bilancio con l’Amministrazione Resta, aveva lamentato e per cui era stato attaccato più volte dall’allora opposizione. Cosa vuole dire ora a chi l’ha tanto criticata?

Le quantità di menzogne, insulti, offese, denigrazioni e in certi momenti, diffamazioni e calunnie a mezzo di manifesti che alcuni dell’opposizione mi hanno riservato nel corso degli ultimi anni sotto certi aspetti gridano vendetta davanti a Dio e agli uomini. In politica, le critiche sono salutari ma le menzogne danneggiano le persone e, soprattutto, non servono alla collettività. In queste settimane sto leggendo un libro di Luciano Violante, “Politica e menzogna”. Ne consiglio vivamente la lettura a chi fa politica nel nostro paese e ai cittadini che “devono sconfiggere la menzogna e i suoi corollari, chiedendo la verità ai politici, anche e soprattutto ai propri, esigendo che siano controllati, chiedendo conto delle scelte adottate, togliendo decisamente la fiducia quando vengono meno agli impegni.” Per tornare alla domanda, dico solo che gli attuali amministratori stanno tentando di fare quello che stavamo facendo noi in precedenza. Né più né meno.

    

L’ex segretario comunale Rubino e l’attuale dott. Francesco Mancini si sono ritrovati a ricoprire spesso anche il ruolo di funzionario di ragioneria. Ha ritenuto giusto e condiviso questo modo di procedere? Perché?

Dall’esterno, soprattutto, quando non si conoscono i fatti e non si leggono gli atti amministrativi si è portati a dare opinioni e giudizi sbagliati o ad avere pregiudizi. Se a ciò aggiungiamo le sciocchezze dette e scritte da qualche consigliere comunale del precedente mandato amministrativo, il quadro è completo. La figura del Segretario Comunale, in quanto figura apicale dell’apparato burocratico, deve, quando è necessario e in casi eccezionali e motivati, assorbire i compiti e le funzioni di qualsiasi Capo Settore. Numerosi sono stati i Comuni che hanno operato in tal senso. Con le nuove norme in vigore negli ultimi anni, sotto certi aspetti è meglio non far coincidere entrambi i ruoli nella stessa persona. Soprattutto, riguardo alcune figure “infungibili” come lo sono il Responsabile del Settore Finanziario o il Comandante della Polizia Municipale. Ma quando si amministra e si presenta un problema, bisogna affrontarlo e risolverlo, applicando la legge e il buon senso. Sono convinto che in casi eccezionali sia stato giusto l’operato di entrambi così come quello del precedente Segretario Comunale Dott.ssa Anglana.    

Potrebbe spiegarci come ci si è ritrovati in questa impasse burocratica senza fine, che ci costringe a elemosinare funzionari ad altri Comuni?

La risposta è molto semplice: il titolare del posto ha esercitato un suo diritto che è quello di essere collocato in aspettativa per ricoprire la funzione di Dirigente in un Comune più grande come Altamura. Successivamente, nel mese di settembre 2013 ha vinto il concorso nello stesso Comune e per i consueti sei mesi di prova non si poteva fare nulla. Cioè fino al mese di marzo di quest’anno. Per questo, l’unica soluzione era quella di cercare la collaborazione e la disponibilità di altri dipendenti pubblici e la generosità di altri Sindaci. A ciò, mi piace ricordare che durante il periodo in cui ho avuto la responsabilità della delega al bilancio, fu fatto un avviso pubblico e una mail personalizzata a tutti i Comuni della Provincia di Bari, BAT, Taranto e Brindisi. Ma nessuno dichiarò la propria disponibilità. Non vedo che altro si poteva e si doveva fare!

I più potrebbero chiedersi come mai non venga bandito un concorso pubblico al fine di dotare finalmente il Comune di una figura professionale adeguata. Perché nessuno lo fa? Quali sono gli ostacoli?

Come ho detto prima, dopo lo spirare dei sei mesi, si dovrà prima fare un particolare controllo della spesa per il personale e i relativi carichi di lavoro in quanto obbligati dalle norme che successivamente prevedono l’avviso pubblico per titoli ed esami per Mobilità da altre Pubbliche Amministrazioni e solo se non ci saranno disponibilità, sarà possibile bandire un concorso pubblico. D’altronde, proprio nei giorni delle sciagurate dimissioni di taluni, l’allora responsabile stava lavorando anche a questo aspetto per trovarsi pronti a marzo di quest’anno per bandire prima l’avviso pubblico e poi, se necessario il concorso esterno.

Cambiamo capitolo. Ci sono novità sullo scandalo Boc? Aveva promesso comizi e scenari apocalittici…E le problematiche del Bilancio?

Come ho sempre detto e scritto pubblicamente e in atti amministrativi, la questione dei Derivati sottostante all’emissione dei BOC avvenuta nel 2005 è una questione molto delicata per i risvolti che potrebbe avere per le finanze del Comune e, quindi, per tutta la collettività turese. Ribadisco con assoluta chiarezza e convinzione che l’operazione Derivati è stata una “scommessa” e, quindi, un grosso imbroglio perpetrato ai danni delle casse del nostro comune per circa 800mila Euro ad oggi… Anche in questo caso, qualche politico locale si è esercitato nel dire, diciamo così, qualche inesattezza dovuta alla mancata conoscenza o lettura e studio attento di tutte le carte. Su mio impulso e con circa 3mila Euro, il Comune di Turi, dopo apposito Avviso Pubblico, ha ottenuto una Consulenza e Analisi Finanziaria del Contratto di cui si parla da parte di uno stimato Professionista. Basta leggere quel documento e le carte del fascicolo derivati per comprendere di cosa stiamo parlando e della gravità della questione. Se a ciò, aggiungiamo le richieste della Corte dei Conti della Puglia avvenuta l’anno scorso riguardo la questione Derivati di Turi e le raccomandazioni del Procuratore Generale della Corte dei Conti per la situazione dei derivati degli enti locali. Infine, non vanno sottovalutate le considerazioni e i rilievi presenti negli ultimi pareri del Revisore dei Conti. Anche per questo, mi permetto di suggerire e consigliare i politici locali e agli attuali amministratori di leggersi e studiare le carte oltre a documentarsi con la cronaca degli ultimi anni riguardo i derivati nei Comuni e scopriranno che “scenari apocalittici”, come li definisce lei, potrebbero accadere anche nella nostra Turi. Per ora, desidero dare atto al Commissario Straordinario di aver ascoltato le mie opinioni al riguardo che ebbi cura di trasmettere con apposita lettera nel mese di novembre 2013. Infatti, uno degli ultimi atti dello stesso Commissario è stato quello di proseguire la procedura nei confronti della Banca dando incarico al Legale di adire il Giudice Civile. Ci vorranno molta pazienza e tempo a causa delle lungaggini della Giustizia ma sono confidente che il Comune sarà risarcito poiché al riguardo, la Giurisprudenza è costante. Confermo che nelle prossime settimane sarà costituito ufficialmente un Comitato Civico per la Tutela delle Finanze Comunale ed avrà il solo scopo di stimolare e vigilare affinché l’Amministrazione Comunale tenga sotto controllo la situazione Derivati che potrebbe diventare esplosiva per tutti i turesi. Riguardo alle Politiche di Bilancio siamo tutti quanti in trepida attesa delle loro proposte e soluzioni.

 

Come la vita lontana dalla politica? Tenterà nuove strade? 

La vita continua magnificamente con la famiglia, gli affetti, le amicizie, il lavoro e le difficoltà e i problemi da risolvere come tante persone normali. Fare politica per me non è mai stato un mestiere o un diversivo da pensionato. Ho sempre pensato alla politica come servizio e non certamente per l’indennità o la paghetta per arrotondare. Ci si deve dedicare intensamente con passione e competenza. Con il giusto tempo a disposizione, si può gestire e amministrare un Comune. Tanti lo fanno negli oltre 8.000 Comuni. Quando si ha un ruolo ci si deve far carico di amministrare le cose della collettività per il bene della stessa, di svolgere bene la propria funzione pubblica dal punto di vista tecnico ed organizzativo. Il politico dovrebbe essere una persona in grado di avere capacità organizzative, competenze adeguate e spirito di abnegazione. Non serve esigere la perfezione da individui che essendo uomini possono e hanno il diritto di sbagliare, ma la questione riguarda lo spirito con il quale ci si avvicina all’attività politica che non può e non deve essere quello dell’esercitare un potere. Riguardo alla moralità del personaggio politico in quanto rappresentante della comunità è chiaro che deve confrontarsi con la propria moralità tanto per sé stesso quanto per chi rappresenta. Purtroppo, la cronaca ci ricorda che, pochi sono i politici che vivono il proprio ruolo con dignità, moralità e spirito di servizio e che dobbiamo registrare purtroppo anche episodi di illegalità, immoralità, e pressapochismo. E’ auspicabile una spinta per tornare a parlare della gente e dei suoi problemi e che ci siano soluzioni concrete che non abbassino la moralità, la spiritualità, la cultura che fanno della propria comunità un luogo vivibile e solidale. Penso di aver fatto sempre il mio dovere ed agito al meglio durante i pochi mesi di attività amministrativa. Il tutto è documentato dagli atti amministrativi, e, soprattutto, dalle cose concrete e finanziamenti ottenuti come quelli per la Pavimentazione con la Chianche nel Centro Storico e il Sistema Ambientale Culturale. Ad ogni modo, chiunque faccia qualcosa per il bene della comunità fa’ politica. Tutti coloro che partecipano al progresso, al benessere della propria comunità, fanno politica. Non c’è bisogno di tentare nuove strade ma di continuare ad essere un buon cittadino che propone le proprie idee per unire gli abitanti di una collettività intorno ai valori positivi della vita associata cercando di aggregare uomini e donne provenienti da diversi ambiti sociali e che collaborano per raggiungere un obiettivo comune legato alla tutela ed alla gestione dei beni appartenenti alla stessa comunità.

 

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