Onofrio Resta striglia Menino Coppi
Tempo fa impegno per Turi manifestò la volontà di trascinare la nostra comunità in terra di Taranto. “Io ritengo che sia un errore – spiega l’ex sindaco Resta – la mia opinione non cambia, la Città Metropolitana di Bari è una grande opportunità, ma siamo in una fase delicata, quella della costituente, momento in cui Turi potrebbe essere penalizzata o al contrario cogliere l’occasione per fare sistema con i comuni e contare laddove, a Bari, arriveranno finanziamenti importanti”.
Il prof. Resta trova strano che la nuova amministrazione comunale, pur sognando una Turi giardino della provincia di Bari, non abbia conferito una delega apposita alla Città Metropolitana, proprio per difendersi dai titani che amministreranno nelle sedi che contano. “Evidentemente – auspica l’ex assessore provinciale – sarà il sindaco stesso, Menino Coppi, a occuparsene, anche perché i tempi stringono e la fase post-statuto, dal 30 settembre in poi, sarà determinante. Se sbagliamo, saremo penalizzati. Se ce la giochiamo, e saliamo sul treno, avremo grandi opportunità, a cominciare dal personale della Provincia: molti impiegati, dirigenti e funzionari potrebbero essere trasferiti non solo alla Regione ma anche nei singoli comuni, e Turi ne avrebbe tanto bisogno”.
“Noi, come Università di Bari – confida il professore – stiamo verificando tutte le convenzioni in essere. Abbiamo l’agenzia dei servizi e presto invieremo al sindaco neoletto di Bari, Antonio Decaro, una missiva per siglare ulteriori convenzioni con l’università. Da ora comincia la battaglia vera. Quindi – Resta suona la sveglia a Coppi – questa maggioranza a Turi dica subito se intende confermare l’adesione alla Città Metropolitana o meno e si adoperi affinché Turi non sia esclusa sia nella fase pre-statuto che in quella post statuto, dopo il 30 settembre”.
