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Il tenore Nicola D’Alessandro solista a Bari

Foto al termine del Concerto

Il tenore Nicola D’Alessandro è stato solista, lo scorso sabato 17 maggio, nel Concerto di Pasqua organizzato dall’Associazione Culturale Polyphonè di Bari e tenutosi nella Chiesa di San Carlo Borromeo della stessa città.

Sotto la direzione del maestro Emanuele Buonvino e con l’accompagnamento al pianoforte del maestro collaboratore Giovanni Deserio, l’artista turese ha interpretato il ruolo dello Storico nel capolavoro di Lorenzo Perosi “La Risurrezione di Cristo”.

Nicola D'Alessandro

Hanno completato il quartetto dei solisti il baritono Giuseppe Romanazzi nel ruolo di Cristo, il soprano Angela Lomurno che ha prestato la propria voce a Maria e il soprano Katia Barile nei panni di Maria Maddalena. Le voci del Coro Polyphonè del maestro Buonvino hanno commentato gli eventi cui l’opera è ispirata, quelli del mattino di Pasqua, tratti dal Vangelo secondo Matteo.

Il programma ha visto l’esecuzione, oltre che dell’opera di Perosi, anche del “Beatus vir” di Vivaldi e dell’“Halleluja” di Haendel, che ha chiuso la serata tra gli applausi.

“La Risurrezione di Cristo” è uno dei tre oratòri che Perosi (1872 – 1956) scrisse in qualità di Direttore Perpetuo della Cappella Musicale Pontificia Sistina, un gioiello compositivo pieno di rimandi Wagneriani, Pucciniani e Mascagnani.

“È un’opera forse poco conosciuta ma assolutamente magnifica, – ha commentato Nicola D’Alessandro – molto difficile da cantare sia per i solisti che per il coro, anche perché il compositore l’aveva pensata per la Cappella Sistina, il coro delle celebrazioni liturgiche del Sommo Pontefice. Per questo ho accettato con ancora maggiore entusiasmo la proposta del direttore Buonvino. Volevo mettermi alla prova”.

A circa un mese di distanza dall’esecuzione a Ruvo di Puglia del Requiem di W.A.Mozart, il tenore, di origini lucane ma che ha scelto di vivere a Turi, si è cimentato in un altro capolavoro. “È un periodo fortunato – scherza – e, incrociando le dita, molto probabilmente a breve sarò solista in un’altra grande composizione sacra, l’oratorio Jezu ufam Tobie di Mons. Marco Frisina”.

Per l’estate, invece, il cantante ha in programma concerti di arie e duetti d’opera, che toccheranno diverse piazze pugliesi, in collaborazione con l’Accademia Chi è di Scena di Turi, scuola in cui studia canto lirico con il maestro Lorenzo Salvatori.

“Voglio ringraziare proprio l’associazione del maestro Ferdinando Redavid per le opportunità che in questi anni mi ha dato di assaporare le sensazioni del palco e del pubblico. – ha sottolineato l’artista – Quelle esperienze mi hanno permesso di raggiungere una maggiore consapevolezza. Le proposte, che ora mi arrivano da enti diversi e fuori dal territorio turese, non ci sarebbero senza la gavetta fatta negli eventi organizzati dalla scuola. Ma il mio grazie più grande va soprattutto al maestro Salvatori, cui devo tutto quello che oggi so fare”.

 

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