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Politica

Circonvallazione su Turi. Si parte

Onofrio Resta

La politica non si ferma davanti ai rituali della campagna elettorale. La Terra gira, con tutti i suoi problemi, che paradossalmente prima del voto finiscono inghiottiti nel ventre molle della propaganda, nei silenzi a denti stretti dei candidati, nel vuoto dei finti proclami, e nella memoria corta di chi si adopera per cancellare il passato e ripulire l’immagine del presente. Invece è proprio in campagna elettorale che si fanno i conti, perché la gente possa scegliere lucidamente e valutare i precedenti e le promesse dei candidati. A Turi il passato è ancora presente, grida vendetta e si manifesta nei problemi di cui un tempo, scintillanti comunicati e preconfezionate veline promettevano pronte e trionfanti risoluzioni. Ad esempio, ricorderete Boccardi e la statale della morte, la 172. Le veline erano come ciliegie; una tira l’altra. A proposito di ciliegie, bastava un acquazzone o due chicchi di grandine per alzare gli occhi e i palmi delle mani rivolti al cielo e guardarlo lassù nel firmamento: il consigliere regionale Boccardi riusciva perfino nel miracolo di scacciare le nubi e far sorridere le ciliegie. Ma era una fetecchia, come quei petardi scaccia nubi, che poco dopo la ritirata, ti si addensano contro. Mai mettersi contro la natura! Naturalmente l’unico miracolo in cui è riuscito Boccardi è stato quello di asfaltare la strada che porta al suo dorato ristorante e fermare l’angoscia del contatore Enel. Alle provvidenze del consigliere ormai non ci crede più nessuno. Ci credono solo i suoi cortigiani e velinari. Forse è arrivato il momento di toccare ferro, perché Boccardi dovrà sperare ancora in piogge e grandini per raccattare un briciolo di “notorietà”. È lui la vera calamità.

Fatta questa premessa, occorre ricordare che i problemi sono ancora tutti lì.

Quando pensiamo alla 172, ci tornano in mente le dichiarazioni del prof. Onofrio Resta, ex sindaco di Turi. Lo ricontattiamo, lo incontriamo, ed è rimasto con le labbra imbronciate, come quelle raffigurate in un suo celeberrimo manifesto per le Provinciali.

“L’avevo detto quattro anni fa che ci avevano scippato la 172 – osserva Resta – tutti mi erano contro. Poi quattro anni di veline, comunicati, interviste televisive: aria fritta, come al solito. L’altro giorno l’assessore regionale ai Lavori Pubblici, Giannini , a Turi per Menino Coppi, ha detto testualmente che per la 172 non c’è un euro, ironizzando su tutte le rassicurazioni dei tanti personaggi politici, nostrani e non. La verità è che l’unico intervento su questa strada sono i rondò frutto della collaborazione ANAS-Provincia, che hanno migliorato la sicurezza della strada e con il sottoscritto che ha fatto approvare ben tre perizie di varianti per i problemi idrogeologici che avrebbero impedito il sito di Turi con un lavoraccio perché l’opera è costata di più.”

Intanto ci sono buone notizie per la viabilità turese. “La Provincia – dichiara Resta – mi ha informato che sono iniziati i rilievi topografici per la Circonvallazione di Turi, opera da 3,5 milioni di euro. Abbiamo solo qualche problema sul primo tratto, poiché una parte del percorso si sovrappone ad alcune proprietà, ma con i proprietari abbiamo già chiesto alla Regione, alla Provincia e al Comune una modifica parziale del percorso e toccherà alla prossima amministrazione fare una variazione al Piano Regolatore, risolvendo il problema non soltanto del traffico provinciale ma anche migliorando la viabilità su una zona pericolosa e disagiata del vicinato di Turi, peraltro frequentatissima. Inoltre, il Commissario ha già concluso la certificazione dell’accordo di programma che vedrà finalmente la ristrutturazione di via vecchia Noci, che sarà attuata dalla Provincia per un costo di circa 800mila euro (200mila di cofinanziamento comunale), oggetto di mille programmi elettorali mai attuati. Dopo questa fase, si passerà al progetto esecutivo. Questi sono fatti e numeri. Le veline per propaganda e  sogni le lasciamo agli altri”.

Il professor Resta dedica solo parte della nostra conversazione alla campagna elettorale in atto. “Credo che sia giusto aspettare il responso elettorale, ormai ci siamo. Rimandiamo le riflessioni a lunedì sera. Comunque sia sono sicuro che la storia di Turi cambierà lunedì sera”.

Cambierà anche se dovesse vincere di nuovo Boccardi, nonostante i danni, i problemi causati al paese e la sua presenza inutile alla Regione, che tanto valeva votare un ufficio stampa visto che fabbrica solo comunicati e promesse?

“Io sarei felice che vincessero i miei ex-collaboratori – risponde ironico Resta – anche se sarà difficile. Se dovessero vincere, avranno un oppositore in più perché sarò costretto a ritornare dalla riserva indiana dove mi sono auto-consegnato. E vedremo se io non conoscevo i problemi di Turi”.

A nostro avviso è giusto che si parli di politica amministrativa in questa fase delicata, che brucia alla velocità di un fiammifero, e che si restituisca la verità rispetto a quanto barattato da chi gonfia e rovescia poltrone a proprio uso e consumo.

“Ci sarà tempo per le assunzioni di responsabilità e le faremo pubblicamente , tant’è vero che per problema di stile non farò comizi e non ho quasi mai partecipato a nessuna riunione. Bastano i candidati dei quali ho rispetto – assicura Resta – Vorrei solo fare chiarezza su due punti senza polemica. Qualcuno ha detto che dietro la nostra lista ci sono figure del passato, riferendosi evidentemente a me e ad Antonio Coppi. Devo ricordare a chi dice queste cose che il sottoscritto ha governato Turi solo per nemmeno quattro anni in tutto e che Tonino Coppi non ha mai avuto responsabilità di governo a Turi. Altri hanno avuto responsabilità di governo per dieci anni e hanno svariate legislature alle spalle, alcuni anche per 25 anni e continuano ancora a parlare di rinnovamento. Un’altra cosa vorrei chiarire per quanto riguarda Antonio Coppi: ha grossi meriti, è indubbio, ma il leader della nostra coalizione è e sarà Rocco Birardi, e i cittadini turesi lo stanno apprezzando e se sarà eletto Sindaco, come spero, saranno lui e gli eletti i riferimenti della popolazione turese.”

È strano che qualcuno, invece di attaccare il leader della coalizione attacca il prof. Resta. “Meglio così! I Turesi voteranno Birardi & Co e vinceremo lo stesso – assicura – È naturale, attaccano me perché ho sempre vinto. Sono quelli che hanno sempre perso ad attaccarmi. Sono i soliti sciacalli e sfascisti di sempre e sparlano perché hanno paura di perdere e sono nervosi. Ringrazino l’uomo del nulla se oggi hanno una chance, con me due anni fa sono stati asfaltati. Vedremo se Turi li premierà!”.

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