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Politica

Favori in cambio di voti?

Giuseppe Topputi

Accogliamo volentieri l’appello al voto di Giuseppe Topputi, rivolto a tutta la Comunità Turese. Non solo appello, ma anche denuncia per quanto si vocifera, a proposito di voti “comprati”, anche per pochi danari. Topputi parla alle coscienze di ogni singolo cittadino. E lo fa da queste colonne.

L’appello di Topputi.

“Io ti darò questo lavoro se… Io sono tizio e posso farti questo. Insomma, qui tutti promettono e poi, dopo le elezioni, non ti conoscono più. Noi, cari Turesi, siamo ogni santo giorno in giro, nel nostro paese e viviamo tutte le difficoltà della gente: chi non ce la fa ad arrivare a fine mese, chi aspetta le ciliegie per fare una giornata in più, sapendo che non si potrà ancora andare avanti in questo modo. Bisogna collaborare per dare spazio a tutti, per essere trattati tutti allo stesso modo. La realtà è questa, non facciamo altro che ripetere le stesse cose, ma non riusciamo mai a capire che non si deve votare solo per favori, perché non serve, ci facciamo male da soli, non capiamo che facciamo male ai nostri figli, al loro futuro, più nero del solito. Il nostro progetto personale consiste invece nel puntare innanzitutto al bene comune, poi pian piano si potranno risolvere tutte le problematiche del paese, che sono infinite e che non ci vuole un lampo per risolverle, ma il tempo necessario che serve. Il muro da attraversare è alto e spinato; noi proveremo ad abbatterlo. Incito tutti a credere che si possa cambiare questa tremenda realtà che ci circonda. Dobbiamo tutti capire che è molto difficile ma che pian piano si potrà fare di più. Serve uno scatto di orgoglio contro le false e illegali promesse. Ora aspetto un vostro giudizio sulle nostre idee, accetto anche le critiche, accetto tutto quello che voi lettori pensate e leggete, ma nessuno potrà fermare le idee che fanno solo bene a questa Turi, una comunità che si sta estraniando dalle altre piccole cittadine limitrofe, che ormai hanno preso il sopravvento. E non voglio assolutamente che questo accada finché morte mi separi. io darò il massimo per il mio paese. Turi ha bisogno di tante cose, solo per citarne una: lo sportello per l’Agricoltura. Ne ha tanto bisogno, perché Turi vive di agricoltura. Senza di essa si bloccherebbe tutto il sistema economico e per questo dobbiamo difendere i tesori della nostra Terra, che di dona frutti, ciliegie, uva, percoche, olive e tanto altro. Dobbiamo rendere grazie a questi frutti e valorizzarli al massimo.

Cari Turesi, io e mio fratello siamo stati sempre affiancati da gente onesta e trasparente. A Turi possiamo organizzare tantissimi eventi. Non fermiamoci solo a Sant’Oronzo; c’è tanto da fare.  

Votare è una cosa seria, non si vota per simpatia, per favore, ma dobbiamo farlo per il dovere di costruire davvero qualcosa di grande in questo piccolo e bellissimo paese che contiene tanti valori… come si suol dire “nella botte piccola c’è il vino buono”. Qui si tratta di cominciare a lavorare sul serio. Non pregheremo nessuno che ci voti, perché il cuore è quello che comanda. La penna, quel giorno vi darà la giusta direzione. Il segno che inciderà su quel foglio sarà la verità di ciascuno di voi. Non si può più sbagliare. Turi non può aspettare. Io darò il massimo per il mio paese. Io voglio bene a Turi, e con Turi voglio stare!”.

Giuseppe Topputi

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