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Politica

Cultura: se ne parla in libreria

I Candidati Sindaco in libreria

Un appuntamento a sei, o meglio a cinque candidati sindaci, quello dello scorso 10 maggio, presso la Libreria Eleutera.  Unico candidato a scegliere di non partecipare all’incontro pubblico organizzato dal Presidio del Libro di Turi, è stato Francesco Guerra, che ha rifiutato di comune accordo con l’intero Movimento turese.

A sedere tra i relatori, anche una candidata consigliera, Annalisa Rossi, della lista “Con Turi”, che ha sostituito il candidato sindaco Rocco Birardi lontano per un problema familiare.

Il numeroso pubblico presente all’interno ed all’esterno della libreria ha respirato presto il clima caldo della serata, tutto incentrato sulle idee, problematiche, obiettivi attinenti il complesso tema della cultura.

Di cultura di vive e si cresce, ci viene da commentare al termine di quella che è sembrata una maratona di progetti e di pensieri che hanno coinvolto tutti per quasi tre ore.

Menino Coppi, Irene Di Noia, Giuseppe De Novellis, Sandro Laera e Annalisa Rossi hanno tutti, ma ognuno a suo modo, dimostrato come cultura è sinonimo di vita comunitaria, di associazionismo, di potenzialità, di crescita anche e soprattutto per le classi più giovani, per i più piccoli, ai quali è rivolta l’attenzione in un momento di carenza di opportunità e di friabilità del nostro futuro economico.

Ma molto si può fare se la Politica, quella con la P maiuscola, si sofferma ad analizzare cosa può fare la Cultura per il proprio paese, attraverso azioni di rilancio, di partecipazione, di collaborazione tra questa e la classe dirigente e soprattutto tra le diverse associazioni.

Ad aprire la serata, Alina Laruccia, responsabile del Presidio del Libro di Turi, che, insieme al dottor Domenico Resta, ha evidenziato le problematicità dell’argomento presso la nostra cittadina e con la sorella, Mimma Laruccia, ha espresso il grande desiderio di donare alla piccola comunità di turesi, un’area gioco in memoria della propria mamma, in un spazio dove la futura amministrazione vorrà concedere.

Ma cosa è la cultura? Cultura è territorio, è storia, sono idee e ogni candidato, chi con foga, chi con grande calma, ha puntualizzato l’impegno che ci si prefiggerà nel valorizzarla, attraverso la ripresa e la rivalutazione di quelli che sono i luoghi che da soli parlano di questa. Parliamo di una biblioteca, un bene che Turi ancora non conosce a pieno titolo, pariamo di un Chiostro dei Francescani, parliamo della villa comunale, parliamo degli spazi per i più piccoli, parliamo di un contenitore che possa ospitare le diverse associazioni cittadine che sono costrette a spostarsi nei paesi limitrofi per far vivere la propria arte. E poi i luoghi santi, come San Domenico, San Rocco, Santa Chiara, gioielli della nostra comunità e che il pubblico turese non può godere, a causa di una mancanza di personale che possa prendersene cura.

Questi e tanti altri i temi che sono stati affrontati durante la serata, seguiti da riflessioni e suggerimenti da parte dei numerosi presenti, tutti riuniti con l’unico obiettivo di ravvivare quel medioevo culturale che investe il nostro paese e che porti Turi ad essere operativo e apprezzato ovunque.

“Ringraziamo gli intervenuti” – ha commentato al termine della serata Alina Laruccia, della Libreria Eleutera. Unico rammarico, la mancanza di rappresentanti scolastici. “Al di là delle simpatie o antipatie, noi crediamo che la cultura sia l’unica strada per salvare il mondo, ma qui a Turi bisogna ancora imparare a stare insieme e unire le forze per sanare il paese” – ha concluso la responsabile del Presidio del Libro di Turi.

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