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Associazionismo: l’Auser propone un confronto

Incontro Auser

Venerdì 9 maggio, nel Chiostro dei Francescani a Turi, si è svolto un confronto con i candidati sindaci protagonisti in questa campagna elettorale, organizzato dall’Auser – Insieme.

Davanti ad un pubblico non proprio numeroso, ad aprire il dibattito, il presidente dell’Auser, Antonio Conte, il quale ha parlato brevemente della sua associazione, spiegandone gli scopi e ricordando che è a tutti gli effetti, una Onlus (organizzazone non lucrativa di utilità sociale).

Sullo sfondo un grande cartello con tre parole che spiegano cosa in definitiva si chiede ai cittadini:

Dialogo, perché senza di questo non si può capire cosa la gente ha bisogno;  Cambiare, perché è giunto il momento di dare una svolta a questa società ormai sempre più distante dal paese e dai valori su cui si basa una comunità; Crescere, inteso come esortazione ad intraprendere una strada che porti la società a tagliare traguardi che vedano sempre più la gente protagonista.

Moderatore della serata il sig. Vito Catucci.

Le risposte giunte avevano come cardine la volontà, pur coscienti del periodo di forte austerity in cui ci troviamo, di aiutare le associazioni affinchè possano promuovere e svolgere la loro attività.

Rocco Birardi, candidato della lista “Con Turi”, ha espresso la necessità impellente di cambiare il regolamento sull’associazionismo vigente a Turi, in virtù della sentenza della corte dei Conti che ha proibito alle amministrazioni di sovvenzionare le associazioni. Inoltre, per agevolare le attività, sarebbe giusto e possibile affidare i locali di proprietà del comune. Il polivalente ad esempio potrebbe ospitare le associazioni degli anziani o di Promozione Sociale, lo stesso Chiostro dei Francescani, sarebbe un’ottima location per ospitare l’Università della terza età, mentre nel palazzetto dello Sport potrebbero essere ubicate le associazioni sportive.

Menino Coppi, in rappresentanza di “Impegno Comune per Turi” ha descritto l’associazionismo come un elemento necessario per aumentare la qualità della vita del paese. Ha parlato d’ipocrisia quando si è scoperti che sul territorio ci sono quasi cinquanta associazioni, perché molte di esse non hanno quasi mai fatto attività sul territorio. Però, così come l’amministrazione deve cambiare la tendenza a non prestare la giusta attenzione a questo settore, è vero anche che gli stessi cittadini devono cambiare il proprio approccio verso il comune perché nulla è realizzabile se non c’è la collaborazione da entrambe le parti.

Giuseppe De Novellis, candidato di “Turi Futura”, ha voluto denunciare lo scopo principale per cui nel passato s’instituivano le associazioni ovvero per creare clientelismo. Anni fa, infatti, erano più di cento. In quei tempi, si finanziavano le loro attività con soldi pubblici, in cambio di voti. Ora questo non è più possibile.

La riforma delle associazioni deve partire da un presupposto ovvero che Turi non è più un paese che deve interfacciarsi con le terre limitrofe, bensì con l’Europa. Tutti gli usi e costumi, le attività e le realtà del paese devono essere pubblicate sul sito e consultabili da tutto il mondo in qualsiasi momento. Il futuro del nostro territorio sarà per i prossimi anni l’agricoltura ed il turismo ed è sulla base di questa consapevolezza che bisogna organizzarsi.

Irene Di Noia, candidata di “FuTuri Possibili”, ha ipotizzato di affidare all’amministrazione o alla Pro Loco la gestione delle associazioni per evitare che queste facciano attività in concorrenza tra loro. Un organo che li dovrebbe coordinare, cercando anche di coinvolgerli, creando degli eventi.

Sandro Laera, candidato di “SiAmo Turi” ha espresso il suo rammarico per l’assenza delle tante associazioni ogni qual volta ci sono state delle riunioni promosse per cercare di coinvolgere in eventi popolari. Nello stesso tempo ha parlato dell’impossibilità di poter affidare a tutte le associazioni presenti un locale di proprietà del comune. È auspicabile però che quelle che realmente operano sul territorio possano avere l’opportunità di poter gestire degli spazi dati a loro in affidamento. Una serie di regole che premino le attività ed il coinvolgimento che riescono a realizzare sarebbe una base di partenza come regole di affidamento.

Francesco Guerra, in rappresentanza della lista del “Movimento 5 Stelle”, pur non essendo presente, ha voluto rispondere ugualmente per il tramite di un comunicato.

La sua risposta parla di un team che valuterebbe chi realmente opera nel settore dell’associazionismo, premiando chi meglio e di più promuove la sua attività e coinvolge tanta gente. Non è bello girare nel paese e notare che spesso si è costretti ad “arrangiarsi”. Elemento imprescindibile è da ricercarsi anche nelle competenze tramite le quali i ruoli dell’amministrazione devono essere affidati. Ogni settore deve avere come responsabile una persona qualificata e cosciente di cosa dovrebbe gestire.

La serata si è conclusa con i ringraziamenti ai candidati sindaci e a coloro che hanno voluto essere presenti ed una nota di polemica tra il pubblico presente perché, pur parlando di associazionismo, nessuna associazione, oltre l’Auser era presente al dibattito.

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