Emanuela Resta: “per la costruzione del domani”
È alla sua prima esperienza politica ma ha alle spalle un ambiente intriso di politica, nella quale si è formata ed è cresciuta. Oggi la vediamo sostenere il candidato sindaco Rocco Birardi nella lista “Con Turi”. La conosciamo meglio….
Chi è Emanuela Resta?
“Sono una ragazza di 21 anni, frequento l’università di Bari e sono una laureanda in Economia Aziendale. Sono responsabile della cooperativa Emi che si occupa di riabilitazione psichiatrica a Putignano. Vivo a Turi ed ho molti amici perché socializzo facilmente.
Adoro stare all’aria aperta e fare lunghe passeggiate, prediligo andare a piedi e non usare l’automobile. Apprezzo la buona tavola, sono una fissata dell’alimentazione sana.
Sono determinata, puntigliosa e ragiono sempre con la mia testa”.
Tra le candidate della tua lista, sei una delle più giovani. Cosa significa per te “fare politica”?
“Fare politica” per me significa essere utile al Paese e contribuire alla risoluzione dei suoi problemi specie se riguardano la parte meno fortunata della società”.
Cosa significa portare il tuo cognome e cosa rappresenta per te l’esperienza politica di tuo padre?
“L’aspetto positivo è che mi ha permesso di conoscere questo mondo da sempre e tutto ciò mi ha appassionato. L’aspetto negativo è che penseranno che mio padre mi faccia da badante.
Spero di dimostrare presto che non è così.
L’esperienza di mio padre, infine, mi ha insegnato che la politica non può essere un’eterna mediazione … com’è avvenuto nell’ultimo periodo della sua amministrazione”.
Perché hai deciso di scendere in campo in un periodo così difficile per Turi?
“Perché è necessario che a Turi nasca una nuova classe dirigente, sull’esempio di quello che sta accadendo a livello nazionale, fatta di giovani e donne che vogliono essere protagonisti nella costruzione del loro domani”.
Quale sarà il tuo primo impegno se salirai in Comune?
“Mi affascina il mondo del sociale, del resto le mie prime esperienze lavorative sono connotate dall’impegno verso un settore molto difficile e complesso, quasi nascosto dalla società: la riabilitazione psichiatrica .
Sono consapevole che è un momento difficile ma lo è ancora di più per tutte quelle categorie di gente che rischiano un’eutanasia sociale, e Turi non è esente da queste alterazioni”.
Turi e i giovani che scappano: qual è il vero problema del nostro paese?
“Turi paga alla stessa maniera di tante realtà Italiane ed Europee. Anzi la civiltà contadina che la contraddistingue ha attutito di molto il regresso economico che purtroppo sta facendo scendere il livello di occupazione giovanile dovunque”.