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Frutta e verdura aiutano l’organismo a “soffrire” meno

dott.ssa Palma Manganelli

Sono appena passate le festività pasquali, ma altri giorni di mangiate attendono i nostri palati. Come comportarsi per evitare quei noiosi chili in più in vista del caldo e della prova costume? L’abbiamo chiesto alla dott.ssa Palma Manganelli, dietista a Turi.

Dott.ssa Manganelli, siamo reduci dalle abbuffate di Pasqua e si prevedono altri giorni di grandi mangiate, considerando il ponte del 25 aprile e quello del 1 maggio. Cosa ci consiglia per evitare di mettere su altri chili, pur non rinunciando alla buona forchetta? Quali sono gli alimenti da prediligere? E quali quelli da evitare?

“Pranzi con famigliari e amici non si possono evitare, tuttavia seguendo qualche piccolo accorgimento, possiamo limitare i danni e soddisfare comunque il nostro palato. Il consiglio principale è di limitare le quantità, meglio farsi fare piccole porzioni ed assaggiare un po’ di tutto. Se avete un debole per i dolci non rinunciate alla cioccolata, ma evitate altre prelibatezze e scegliete un solo dessert a pasto. Considerando che avremmo già mangiato tantissimo a pranzo, durante la giornata cerchiamo di non mangiare altro, soprattutto cibi complessi. Per la cena l’ideale sarebbe solo un po’ di verdura.
Gli alimenti da prediligere sono: frutta e verdura che aiutano l’organismo a “soffrire” meno, poiché ricchi di sostanze antiossidanti, piatti a base di pesce o carni bianche, piccole porzioni di pasta, preferire aceto e  spezie ad altri condimenti. 
Gli alimenti da evitare sono: bevande alcoliche e gassate, zucchero, cibi fritti.
Il consiglio dopo le feste è quello di seguire un’alimentazione povera di cibi grassi, preferire frutta e verdura, cereali integrali, legumi per le loro proprietà antiossidanti. Bere due litri o due litri e mezzo di liquidi al giorno, preferendo acqua oligominerale a basso contenuto e residuo di sodio. E fate un po’ di sano movimento per smaltire tutto”.

Ci farebbe un esempio di dieta equilibrata che chiunque dovrebbe seguire, non considerando solo l’aspetto estetico, ma anche la salute?

“Una dieta equilibrata è data da comportamenti alimentari e da uno stile di vita tali da mantenere un buono stato di salute e prevenire malattie. Una dieta equilibrata deve tener conto non solo della quantità, ma anche della qualità degli alimenti, considerando i gusti, le abitudini e le possibilità economiche. È di fondamentale importanza variare il più possibile la scelta dei cibi per avere la sicurezza di un adeguato apporto di nutrienti, per soddisfare il gusto e limitare gli eventuali rischi legati ad un’alimentazione monotona. La razione alimentare dovrebbe essere suddivisa in più pasti giornalieri (da tre a cinque) non saltando mai la colazione. La prima colazione deve coprire il 25% dell’energia giornaliera, ottima la colazione di tipo mediterraneo, a base di latte o yogurt e cereali o fette biscottate. Il pranzo è il pasto che deve apportare più calorie (il 35% dell’energia giornaliera): un pasto ideale comprende un primo con pasta, riso o patate, un secondo a base di alimenti proteici (carne, pesce, uova) e un contorno di verdura. La cena (30% dell’energia giornaliera) è composta da un secondo piatto accompagnato da un contorno di verdura. E’ possibile consumare frutta dopo i pasti e bere un bicchiere di vino a pasto. I due pasti principali devono essere intervallati da due spuntini (frutta, yogurt e succhi di frutta)”.

L’obesità e il sovrappeso sono delle problematiche che pesano sempre di più sul nostro vivere quotidiano. Quali sono le ripercussioni di un’alimentazione scorretta sulla nostra salute e di un peso superiore alla norma? Quali sono i soggetti che dovrebbero prestare maggiore attenzione a ciò che mangiano?

“Le ripercussioni sul nostro stato di salute possono essere molteplici: dall’insorgenza di patologie quali l’ipertensione arteriosa, il diabete, l’ipercolestrolemia, l’ipertrigliceridemia, l’infarto ecc. Si scompensa quello che è il nostro organismo, che risulta essere una “macchina” perfetta. Alcune patologie più di altre sono strettamente legate all’introduzione eccessiva ed errata degli alimenti; soggetti che presentano diabete, colesterolo e trigliceridi elevati, ipertensione arteriosa, chi ha già subito un infarto o presenta acidi urici in eccesso, chi ha patologie renali, chi ha patologie a livello del fegato, da una semplice steatosi ad una cirrosi”.

Importante è l’alimentazione dei bambini. Sappiamo che, pur non essendo ai livelli del Regno Unito, il rischio di sovrappeso e obesità tra i nostri bambini è reale. Perché è importante sfatare il mito che le rotondità siano sinonimo di buona salute? Quali sono le conseguenze dell’obesità infantile? Quali sono gli alimenti da evitare?

“Le rotondità sono solo sinonimo di accumulo di grasso e di conseguenza tutto ciò che è in eccesso non è assolutamente positivo, ma da eliminare. L’obesità infantile è un argomento più che importante da affrontare, poiché un bambino o un adolescente obeso sarà un adulto malato. L’obesità infantile può essere di per sé sufficiente a causare sindrome metabolica, malattie cardiovascolari, diabete di tipo 2, complicazioni retiniche e renali, steatosi epatica, apnea ostruttiva del sonno, infertilità, sindrome dell’ovaio policistico, asma, complicazioni ortopediche, malattie psichiatriche, cancro e tanto altro.
Gli alimenti che vanno eliminati dalla dieta di un bambino o adolescente sono: hamburger, patatine fritte dei fast food (si possono consumare in casa con cautela), merendine e dolci confezionati, patatine in busta, caramelle e gommose, bevande gassate, alimenti prefritti e confezionati, infine i würstel”.

 

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