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Politica

La nostra comunità merita persone oneste e corrette”

Annarita Rossi

Nei comportamenti della politica sono diventate desuete molte parole che dovrebbero essere alla base dei rapporti tra i rappresentanti di un partito, di un movimento, di un circolo, di una comunità: onestà, correttezza, rispetto e lealtà.

Il 2 novembre scorso il nostro paese è stato vittima indifesa dell’arroganza, del litigio, del complotto. Ad oggi , le ragioni della sfiducia non sono note. Molto incautamente i nostri amministratori hanno calpestato la dignità ed il valore delle istituzioni, delegittimando il Sindaco con modalità decisamente sleali, annullando il voto democratico, sostituendolo con un commissario. Il 3 novembre, invece, la vita mi ha messo di fronte ad una scelta di grande responsabilità. Ho aderito con grande entusiasmo e speranza al progetto del Partito democratico, contribuendo a dar vita al tanto proclamato rinnovamento, onorandomi della carica di coordinatrice del circolo di Turi, quel circolo che, attraverso il rinnovamento di se stesso, si proponeva di costituire il principale elemento del ricambio del sistema politico del nostro paese. Doveva, quindi, essere l’autore di un vero cambiamento morale e civile, prima ancora che politico.  La stagione dell’entusiasmo e della speranza è durata ben poco. Da forza innovatrice e riformatrice, il nostro PD è diventato, nei fatti, conservatore dell’esistente, del vecchio, e falsamente impotente di fronte agli attacchi di quelle forze politiche che, pur affermando la volontà di trovare un accordo, hanno continuamente denigrato il Partito democratico, i suoi vecchi componenti e la sua segretaria.  Ogni settimana abbiamo potuto leggere acredine  e diffidenza sulle pagine dei giornali ad iniziare dalle tanto contestate primarie indette dal PD come l’unico metodo democratico per la scelta del candidato sindaco di una coalizione. Il nostro partito chiedeva semplicemente all’ing. Mercieri e ad altri di confrontarsi con il candidato da noi espresso. Oggi, a distanza di qualche mese, la verità non si può occultare: il candidato sindaco del movimento Impegno per Turi aveva comunicato la sua indisponibilità per cause legate al proprio impegno lavorativo a dicembre.

Egregi signori Impegnati, ho l’obbligo di porvi una domanda: la chiamate ancora onestà quella che vi ha spinto a gennaio a sedervi di fronte ai rappresentanti di SEL PRC e PD affermando con aria di supremazia che il vostro movimento avesse una lista “quasi” pronta e un candidato sindaco autorevole?

Egregi signori,  pensate forse che con l’inganno si possa costruire il futuro di ignari cittadini che ripongono la loro fiducia nelle mani di coloro che sarebbero disposti a tutto pur di raggiungere le benedette poltrone?

Egregi signori, evito di far conoscere altri dettagli sui vostri comportamenti poco rispettosi ma vi porgo la domanda più intrigante: come avete potuto, dopo aver fallito la trattativa con Forza Italia, ricorrere alla geniale idea di corteggiare Menino Coppi? Quanta arroganza, quanta prepotenza! 

Siete entrati nel nostro partito con l’intento di gettare discordia e scompiglio. Complimenti vivissimi! Non avreste potuto fare peggio. La furbizia nella vita può risultare utile ma quando si accompagna alla cattiveria riesce soltanto a provocare gravi danni a se stessi e agli altri.

Mi piace precisare che, mentre voi eravate “impegnati” nel girovagare da una tavernetta ad una sala di ricevimenti sperando di incastrare qualcuno, noi democratici cercavamo con tutte le nostre forze di costruire un progetto politico nuovo, coraggioso e PULITO per il futuro dei nostri e dei vostri figli. Non siamo andati in giro a cercare su altri lidi la nostra fortuna!

Purtroppo, però, tutto questo scempio vi è stato permesso da colui che, adulato e lusingato, ha ceduto al vostro accanimento senza preoccuparsi affatto di tradire l’impegno, la perseveranza, la coerenza, la schiettezza, la lealtà, l’umiltà e la trasparenza di una ingenua coordinatrice e di un giovane direttivo.

Che amarezza!

Oggi vi chiedo, se la vostra coscienza vi parla ancora, siete davvero sicuri di potervi proporre come amministratori del nostro paese? 

Ritenete che il nostro paese possa accontentarsi di così poco?

Io penso che la nostra comunità meriti di essere governata da persone corrette e oneste.

Le mie dimissioni dalla segreteria del circolo PD hanno reso felici molte persone ma vorrei assicurare a queste che la mia assenza nella prossima competizione elettorale non comprometterà il mio impegno che, invece, sarà moltiplicato per evitare a voi, che della buona politica non conoscete l’esistenza, di provocare ulteriori danni irreversibili al nostro paese.

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