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Cultura

Standing ovation per il musical a Corato

musical monica

Domenica scorsa, presso il Teatro Comunale di Corato, si è tenuta la coinvolgente rappresentazione del musical “Il Lago dei Cigni”, prodotto dalla Immagina Management.

La regia è stata curata dalla poliedrica Silvia Cuccovillo che vanta nel proprio curriculum artistico anche esperienze come attrice, autrice, sceneggiatrice. Le coreografie sono state, invece, realizzate dal maestro Vito Iacobellis. Il corpo di ballo è stato preciso, duttile ed eccezionale per tecnica e figure.

L’idea di questa originale favola moderna, dal finale strappalacrime (non si può non provare commozione di fronte alla morte del cigno e al tentato suicidio quasi shakespeariano di Erik e ancora di più, davanti al miracolo della Luna che dà un cuore al terribile mago), è stata partorita dal produttore nonché autore delle musiche e delle liriche Leonardo Giaschi. Lo spunto è stato colto dal recente film “Black Swan”, già premio Oscar, che ha portato alla ribalta il tema come un vero e proprio evento socio-culturale.  Ci sono voluti, quasi 4 anni, per realizzare questo progetto che ha visto coinvolti 6 cantanti e 22 elementi tra ballerini, acrobati ed artisti poliedrici. Tra i performer principali, citiamo: Annalisa Andriani, nei panni della principessa Odette, Raffaele Camardella di Erik, Gianrocco Caragiulo del cattivissimo Rothbat, la simpatica Raffaella Porciatti della Regina Madre e Rossella Antonacci della Luna.

I presenti hanno vissuto una vera magia, attraverso la storia, le pregevoli musiche e le curate scenografiche. Il momento scenico ha catturato tutti. La storia si è dipanata attraverso il contrasto tra bene e male, nell’attualità del dolore che è vita. Molto intensa è stata l’interpretazione del turese Gianrocco Caragiulo che oltre ad essere un validissimo attore, capace di riempire con la propria presenza attoriale e con la propria espressività tutto il palcoscenico, anche di arrivare al cuore di tutti con la propria splendida voce, dalla timbrica profonda e drammatica, perfettamente adatta al ruolo interpretato.  

Gianrocco Caragiulo suona il pianoforte, ininterrottamente, sin dall’età di 5 anni, studiando con molti maestri tra cui N. Diomede, M. Roca e G. Campagnola. Ha studiato canto nella classe del maestro Luigi De Corato presso il Conservatorio di Musica di Bari, nella sede distaccata di Monopoli (Ba) dal 1996 al 1999 e musica Jazz, presso il Conservatorio di Musica “N.Piccinni” di Bari, nel corso del maestro Roberto Ottaviano. A Bari, è stato seguito dai maestri Davide Santorsola, Vito Andrea Morra, Gregorio Iacobelli, Andrea Gargiulo, Luigi Morleo, Ugo Sbisà, con specialità in canto jazz, sotto la guida della docente Gianna Montecalvo. Ha studiato recitazione presso l’Accademia del Cinema di Bari, tenuto da Mariapia Autorino e Maurizio Nicolosi.

Abbiamo intervistato la regista del musical “Il Lago dei Cigni”, Silvia Cuccovillo.

Chi ha deciso il soggetto del musical? È una tua idea? Perché questa scelta?

“L’idea è stata del produttore nonché autore delle musiche e delle liriche Leonardo Giaschi. Quindi, sarebbe giusto che a questa domanda rispondesse lui. L’unica cosa che mi sento di dire è che la scelta è stata motivata dalla voglia di portare in scena un sogno; la favola nella sua purezza in cui l’amore trionfa sul male. In un momento storico tanto difficile crediamo che la capacità di sognare sia fondamentale per muoversi con fiducia nel nostro presente, per avere voglia di cambiarlo in meglio. La scelta del ‘Lago dei Cigni’ nello specifico, credo sia stata legata ad un gusto estetico, molto preciso di Leonardo, che ama l’eleganza e il simbolismo del balletto, la magia che solo questo capolavoro sa creare…”

Qual è la trama?

“Un mago cattivo uccide i sovrani di un regno rigoglioso, sottomette i loro sudditi, e imprigiona la loro unica figlia, la principessa Odette, condannandola a vivere in un corpo di cigno. La fanciulla potrà tornare donna solo nelle notti di luna piena. Ma se tenterà di scappare dal lago, resterà un cigno per sempre. La Luna svelerà alla principessa che esiste un principe che potrà liberarla dall’incantesimo….e credo di non poter aggiungere altro…”

Cosa ha a che fare con il tradizionale balletto di Cajkovskij?

“La trama parte dal balletto classico, ma si dipana inserendo elementi di fantasia e scrittura teatrale che arricchiscono la favola, giungendo ad un finale del tutto inatteso…diciamo che la nostra opera è liberamente ispirata al balletto del ‘Lago dei Cigni’, non la ricalca fedelmente. Dal balletto abbiamo preso gli eroi, la storia per sommi capi, ma di sicuro ciò che abbiamo cercato di rendere del balletto classico è la magia, la suggestione del paesaggio lacustre con la luce perlacea della luna, la grazia dei cigni. Il nostro coreografo, il maestro Iacobellis, ha creato delle coreografie moderne, che però omaggiano il balletto classico con piccoli richiami, determinanti per l’aspetto emozionale dell’opera stessa. Il corpo di ballo, come pure nel balletto classico, è fondamentale. Abbiamo una ventina di ballerini in scena che trascinano il pubblico in un turbinio di atmosfere e colori, passando dalla grazia dei cigni alla rabbia delle creature del male.”

Qual è il tuo apporto da regista?

“Il mio apporto da regista? Dunque, Leonardo mi ha contattata, mi ha sottoposto la sua idea, le sue musiche e le sue liriche, e mi ha chiesto: vorresti occuparti di concretizzare la mia idea e la mia musica in opera musical? e cosi ho accettato. Il lavoro è stato assolutamente stimolante e piacevole, perché partivo con delle musiche a mio gusto bellissime. Cosi, ho scritto la sceneggiatura dello spettacolo, supervisionando le liriche, laddove, fosse necessario per la drammaturgia stessa; ho optato per un finale insolito e ho puntato di comune accordo con Leo su di un allestimento moderno, che desse un’idea di contemporaneo ma restituisse in ogni caso la poesia della storia. Il maestro Iacobellis, in questo, mi ha seguito brillantemente, creando delle coreografie, come già detto, moderne e originali.”

Chi voglio ringraziare?

“Sicuramente il performer Gianrocco Caragiulo, che nella nostra opera interpreta il perfido mago…è un caro collega, ormai da anni.  E’ stato lui a fare il mio nome a Leonardo Giaschi ed il resto è storia. Un ringraziamento generale va all’entusiasmo e al talento di Leonardo Giaschi, che ha creduto fortemente in questo progetto e l sta portando avanti con tutte le sue forze, alle altre professionalità che mi supportano nel mio compito, quindi i maestro coreografo Iacobellis, l’arrangiatore Vaccalluzzo, e la nostra vocal coach Rossella Antonacci. Un grazie gigante al mio cast artistico  perché con pazienza e generosità si sono affidati a me, e alla fine mi hanno ripagato arrivando dove volevo portarli. E’ stato bello. Grazie a tutti”. 

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