Rispetto alla Rossi sono più forte: mi candido!
Pino De Pasquale scende in campo. Il candidato Figaro, “Tutti mi vogliono, tutti mi cercano”. Una candidatura di qua-li-tà, di qua-li-tà. Si candiderà così alle primarie del PD o del centro-sinistra, semmai ci saranno, e sfida a muso duro la signora del partito democratico turese: Annarita Rossi, o Rosina; se fossimo nell’opera lirico- drammatica di questo centro-sinistra evanescente di Turi potrebbe chiamarsi Rosina. Il problema è che il dramma c’è. Per questo, Pino Figaro, domenica scorsa si è rivelato in tutto il suo splendore sul sipario del Pd, aprendo la scena a primarie prima annunciate e forse già smentite. Allo stato attuale Pino De Pasquale e Annarita Rossi, segretaria del Pd, sono gli unici due candidati. L’annuncio è stato postato su facebook: “Cari amici, mi presenterò alle primarie PD per il candidato sindaco di Turi. Mi auguro di lavorare come sempre con serietà e dedizione per la collettività. Turi ha bisogno di una squadra che possa lavorare per dare la possibilità ai giovani di creare lavoro. Bisogna trovare una zona Pip per creare lavoro per i residenti, bisogna fare molto per il sociosanitario e tanto altro.
Priorità ai giovani, perché senza di loro non si va da nessuna parte. Ciao a tutti, vostro Pino”. Noi lo abbiamo incontrato nel posto di sempre, al Nottingham. L’umore è a mille, ci crede sul serio. Quantomeno non sta fermo a girarsi i pollici. “Nel confronto con Annarita Rossi, direi che il candidato forte, senza voler peccare di presunzione, potrei essere io, per tanti svariati motivi. Chi ha appreso da facebook della mia discesa in campo ha reagito positivamente. Sono ben voluto”. Pino si dà la carica e fa alcune importanti rivelazioni. “Da quando ho annunciato la mia candidatura sto ricevendo alcune strane chiamate, di qualche personaggio che mi viene a raccontare frottole. Dicono che io non conosco i turesi. Insomma, mi fanno pressioni per ritirare la candidatura. Ma queste pressioni non arrivano dal centrosinistra…”.
Dunque, Pino sarebbe temuto e avrebbe l’asso nella manica. Il suo programma. “La verità – osserva – è che le primarie, il PD di Turi non vuole farle. E conoscendo i personaggi, non si faranno. A me la Rossi potrebbe anche star bene, ma non si rende conto che la stanno bruciando. Lei non l’ha capito. Quanto al mio messaggio su facebook se non è piaciuto mi spiace, a me non interessa, io sono libero, se voglio candidarmi lo faccio e basta. Potrei anche fondare un mio movimento volendo”. “Nel PD di Turi – denuncia Pino – c’è anarchia assoluta. Solo confusione, in questo partito seppur piccolo. Non sanno manco loro dove andare a parare, ma Turi non può aspettare che un piccolo partito si svegli.
E per questo ho detto basta, mi candido… per dare una scossa. Se non va, pazienza”. “Io non ho mai pensato di fare il segretario politico o di soffiare il posto a qualcuno – chiarisce Pino – perché ho altri impegni. Sto lavorando a progetti per la sanità e sono otto anni che seguo sta benedetta sanità, anche se purtroppo in certi casi non è andata come volevo. Mi auguro che la sinistra non si faccia sfuggire questa opportunità, perché se ha un candidato forte e una squadra efficiente, con un buon programma si può vincere. Pino si dice dispiaciuto per il dietrofront di Mercieri (Impegno per Turi): “Mi auguro che restino compatti e che non ci sia frammentazione”. Pd, Sel, Rifondazione e Impegno per Turi insieme? È un’ipotesi fattibile? “Si può lavorare”.