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Chi è il volontario di protezione civile?

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Il 18 febbraio scorso, presso la sede della Protezione Civile ‘Ausculepius Turi’, si è tenuto l’incontro di aggiornamento, rivolto ai volontari del nucleo operativo.

Referente, il comandante della Polizia Municipale, il dott. Michele Cassano che ha illustrato i vari aspetti dell’attività di protezione civile. Essa è fondamentale occupazione degli enti locali che oltre a gestire l’urbanistica e la polizia locale, come previsto dalla legge 267 del 2000, si devono occupare anche di protezione civile, appaltandola o a enti esterni (ad esempio, associazioni private) o gestendola in proprio (come avviene nel nostro comune).

Il sindaco è l’autorità comunale principale ed in quanto tale, ha conferito al comandante della Polizia Municipale la responsabilità del servizio. Secondo il piano comunale di P.C. essa deve occuparsi di previsione, prevenzione, soccorso, calamità e intervenire anche in caso di scomparsi, aiutando le ricerche com’è successo già a Turi, tempo fa, e com’è avvenuto nel caso di Yara Gambirasio dove la protezione civile ebbe grande importanza nella ricerca.

Ci sono tre gradi di rischio di competenza del nucleo: locale (es. rischio idrico, neve che può riguardare Turi), sovracomunale (provincia e regione) e nazionale (es. la questione del Vesuvio).

Il piano viene aggiornato ogni anno. Ciclicamente, infatti, vi possono essere delle rivisitazioni perché ci sono spesso dei cambiamenti climatici o ambientali. C’è, poi, un regolamento comunale e quello proprio interno dell’associazione, approvato dalla giunta del 2010. I volontari sono in forma gratuita, spontanea. I concittadini si fidano del gruppo perché esso li protegge.

Si svolgerà prossimamente la formazione nelle scuole ed un corso antincendio.

Il volontario non è un pubblico ufficiale o un dipendente comunale, ma ricopre un ruolo pubblico perché dà un pubblico servizio. Egli è obbligato a non commettere diversi reati. Quello di peculato o appropriazione indebita: impossessarsi di una cosa non propria e utilizzarla, al di fuori, della pubblica amministrazione. Corruzione: a questa rispondono il corruttore ed il corrotto ed è un reato difficile da contrastare. Il terzo reato è la concussione; il quarto illecito è l’omissione di soccorso (art. 593 del Codice Penale). Chiunque, in presenza di chi sta male, deve perentoriamente  prestare soccorso. Il quinto è la violazione del segreto d’ufficio ed la sesta infrazione, la violazione di domicilio. Per questi reati c’è l’esclusione dal servizio e la reclusione.

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