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Alla ricerca del suono perfetto!

squicciarini FOTO PRINCIPALE

Nel suo forbito curriculum artistico, l’apertura del concerto di Vasco Rossi nel 2008 e nel 2013 ed, ora, durante questi giorni di Festival, la partecipazione come dj a Casa Sanremo-Clarins, insieme ad altri famosi dj del panorama nazionale e internazionale.

Stiamo parlando del nostro talentuoso concittadino Samuele Squicciarini che riveste, all’interno dell’evento, la duplice veste artistica di Squicciarini dj e ‘Hyenas Bro’, dove è in duetto con l’amico dj Nick Vono. Squicciarini è dj, producer, percussionista e remixer e farà ballare le stars del Festival della Canzone Italiana, dal 18 al 22 febbraio.

Lavora con la ‘Willy Marano Management’. Gli abbiamo posto delle domande per capire il suo percorso artistico e il suo stile, davvero unici ed originali.

Cosa vuoi dire agli adolescenti di oggi che si avventurano nel mondo del dj setting?

“Di appellarsi alla passione. Si deve imparare a suonare i dischi, partendo dai vinili e dai cd per arrivare ai computer con programmi quali Serato, Tractor, Ableton (sempre sapendo mixare, sia chiaro). Il secondo step consiste nel creare musica, attività in quanto tale piuttosto semplice, grazie alle tecnologie. Più in generale, ci si deve comportare come autentici ricercatori, essere curiosi in merito a tutto quanto accada in ambito musicale; ambire alla ricerca del suono perfetto. Mai accontentarsi di quanto si è raggiunto. Ogni professionista diventa tale dopo anni di lavoro, passione e segreti da cogliere soltanto concentrandosi al massimo.”

Quando incomincia la tua carriera?

“Nel 1997. Tutto è iniziato per la grande passione che coltivavo per la musica. Acquistavo dischi all’età di 15 anni ed essendo, nel gruppo di amici, l’unico che li possedeva, ero io quello che programmava la selezione musicale, alle prime feste.”

Qual è stata la soddisfazione più grande che ricordi negli anni della tua gavetta?

“L’uscita del mio primo singolo, sicuramente. È stato l’inizio di un nuovo approccio nel mondo della musica, che mi ha portato in seguito ad avere soddisfazioni ancora più grandi all’estero.”

C’è chi dice che crescere nei paesi dà forza. Tu, cosa devi al tuo paese natale? Ti manca?

“Secondo me, non è rilevante il posto in cui cresci, ma sono più importanti le persone con cui cresci: la famiglia prima di tutto, poi gli amici. L’unica cosa di cui sono convinto è che un paese sicuramente non offre grandi possibilità rispetto ad una grande città e di conseguenza ci si deve arrangiare per poter realizzare anche piccoli progetti che, comunque, col passare degli anni ti rendi conto che ti rafforzano, ti formano, ti indirizzano verso alcune scelte fondamentali per quello che potresti, poi, concretizzare, in futuro.

Il mio paese mi manca, ovvio; è il posto in cui sono nato e cresciuto, è il posto in cui vivono la mia famiglia, i miei primi amici; il posto dove ho cominciato a coltivare la mia passione.”

Che emozione hai provato quando hai saputo che andavi a Sanremo?

“Una proposta del genere fa sempre piacere poiché ti dà la possibilità di avere un ritorno d’immagine, molto forte. Esibirsi al mixer e far ballare artisti, gente dello spettacolo, attori, addetti ai lavori ed appassionati di un evento di così grande spicco è, comunque, una responsabilità a cui non puoi rinunciare e soprattutto dove non puoi sbagliare.”

Quali sono i membri del tuo staff che vorresti ringraziare?

“Il mio amico e socio Nick Vono e la ‘Willy Marano Management’ che ha sempre creduto nei miei progetti e nelle mie proposte. Gran parte di tutto questo lo devo a loro, senza escludere le persone che ti sono sempre vicine e che ti hanno fatto sentire ‘un numero uno’.”

squicciarini se entra

Dato che sei anche un producer, al di là dei numeri e della partecipazione attiva del pubblico, da cosa si valuta il successo di un disco, oggi?

“Ci sono un sacco di dischi belli, ma per essere originali in una produzione discografica e per far sì che abbia successo, il disco deve avere un impatto innovativo e deve prepotentemente competere con i lavori che realizzano i grandi dj.”

Cosa ti piace remixare di più? Quale genere o stile musicale e artistico preferisci?

“Tutto ciò che potrebbe risultare strano. Ultimamente, per esempio, ho rieditato ‘Nessun Dorma’ di Pavarotti. Ascolto e adoro ogni stile musicale, dalla classica al jazz, dal folk al pop, dal blues al funk, dalla deep alla electro; soltanto così si può riuscire ad avere un vasto ed importante bagaglio culturale, per quanto riguarda il fatto di sperimentare e produrre musica.”

Qual è la cosa più bella che hai sentito dire da un tuo fan?

“Sei uno dei pochi che riesce a mettermi tanta carica e adrenalina; si sente che lo fai per passione e amore.”

Hai delle tue preferenze tra gli artisti sanremesi?

“Francesco Renga”

Squicciarini dj a Sanremo in duplice veste?

“Si, la prima come ‘Squicciarini’ dove propongo un live set di buon gusto denso a groove tech, afro-tribali, latin e funkin; il tutto associato da un mio live di percussioni elettroniche.

La seconda veste è quella delle ‘Hyenas Bro’ dove io e il mio socio Vono, remixiamo in tempo reale, le migliori hit del momento con la consolle ‘Emulator Touch Screen’. L’idea di chiamarci così è dovuta al fatto che indossiamo una maschera da iena, che evidenzia il tratto distintivo del nostro progetto: l’anonimato. La scelta di questa maschera sottolinea il lato cattivo del nostro fare musica. Il nostro debutto è stato al ‘Live Kom 013’di Vasco.”

È in uscita il vostro singolo?

“’I’m In Love’. Si chiama così il nostro prossimo singolo. Siamo reduci del nostro primo singolo ‘Drop The Bass’ che ha riscontrato successo su ‘beatport’,  rientrando nella top 100 della classifica generale.”

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