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Record assoluto nei 100 metri di merda!

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Come a Scampia o al raccordo anulare. Come nelle peggiori vie di Napoli. O fate pure Martucci, a due passi da casa, anche se lì poco si vede; la coperta di omertà ricopre ancora il peccato e la vergogna. Qui invece si vede.

Abbiamo percorso via Putignano. Poco prima della Masseria Caracciolo, la vergogna: un cumulo di rifiuti lungo oltre 100 metri fiancheggia il margine della strada. Il peccato, perché sono stati volutamente abbandonati. Ed è imperdonabile.

Elettrodomestici, mobili, ingombranti di ogni tipo, canne fumarie in buste di plastica, arredi per bagni, cessi… insomma una cloaca. E tante, fragranti barrette di amianto, che se le rompi, e ne respiri l’essenza, diventi tutt’uno con questa cacca. Quando lunedì abbiamo lanciato noi, per primi, l’allarme contattando il comandante della Polizia Municipale, dott. Michele Cassano, ci hanno assicurato che l’area è stata più volte bonificata.

Questi episodi ricordano lo strano caso di via Noci, dove l’amianto, coperto alla bene meglio con una tovaglia di plastica, è sparito in questi giorni, inghiottito nel nulla. Dunque, bonificato anche questo, ma in che modo? Ci domandiamo. Nel rispetto delle normative? E dove sarà mai finito tutto questo amianto? Oltre al peccato, manca la vergogna. È certamente questo, il sentimento che Monicelli avrebbe provato prima di girare, a pochi metri da qui, uno dei suoi più grandi capolavori: Casanova ’70.

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