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Cultura

Con Anna Sarfatti si parla di Shoah

Sarfatti alla Rodari (1)

“È per me sempre un’emozione raccogliere i ringraiamenti di studenti, mamme e docenti per il lavoro che svolgo” – ha commentato emozionata Alina Laruccia, referente di Turi del Presidio del Libro, all’indomani dell’incontro tenutosi a Casamassima presso il II C.D. “Gianni Rodari”.

Nella sala polifunzionale della scuola primaria, nell’occasione del “Mese della Memoria”, gli studenti delle quarte classi hanno rinnovato il loro approfondimento sulla Shoah, con l’autrice Anna Sarfatti, impegnata in tutta Italia ad incontrare i ragazzi delle scuole e giovedì 6 febbraio, alla “Rodari”, per uno dei quattro appuntamenti pugliesi.

Un incontro emozionante per tutti, grandi e soprattutto bambini, che si sono dimostrati attenti e partecipi di un argomento che è sempre difficile da raccontare ai più piccoli. Descrivere gli orrori di una triste e sconvolgente pagina della storia dell’uomo spaventa chiunque, ma raccontarla e diffonderla è l’unico modo per non dimenticarla e per impedire che atrocità del genere possano nuovamente compiersi. La Sarfatti è riuscita a farlo, insieme a suo fratello Michele, ne “L’albero della Memoria”.

Samuele Finzi e la sua famiglia vivono a Firenze, dove conducono una vita serena seguendo i precetti della tradizione ebraica. Nel giardino della loro casa c’è un vecchio olivo, nella cui cavità Sami ripone i suoi “tesori”. Ma con l’entrata in vigore delle leggi antiebraiche la vita dei Finzi cambia per sempre: i genitori devono abbandonare il lavoro, Sami la scuola e gli amici, gli zii emigrano. Le persecuzioni si fanno più intense e scoppia la guerra. Dopo l’8 settembre 1943 i Finzi entrano in clandestinità. Il figlio viene nascosto in collina presso i nonni dell’amica Francesca. I genitori vengono arrestati. I tesori di Sami rimangono nell’olivo… Seguendo le vicissitudini di Sami e della sua famiglia, basate su eventi storici realmente accaduti tra il 1938 e la fine della Seconda guerra mondiale, i bambini possono conoscere che cosa accadde agli ebrei in Italia in quel periodo. L’appendice storico-documentaria aiuta così a comprendere il significato della Shoah.

Gli studenti della “Rodari” hanno saputo partecipare alla discussione con l’autrice, “stupendola alcune volte per la capacità di cogliere spiegazioni e risposte non solo del libro ma della vita stessa” – ha aggiunto la libraia Alina Laruccia.

“Ringrazio infinitamente Anna Sarfatti, il Dirigente Scolastico, professor D’Addabbo e le insegnanti tutti con cui dopo l’incontro abbiamo pranzato come è consuetudine alla Rodari”. Quindi prosegue – “Ringrazio non ultimi i bambini per averci ancora una volta dimostrato che la cultura non è cosa vana. Che i nostri sforzi per promuovere la lettura trovano in loro terreno fertile, e che non potremo mai sentirci sconfitti fino a quando ci saranno loro a darci la forza di andare avanti”. 

 

Il ringraziamento delle insegnanti

Incontro davvero entusiasmante quello vissuto giovedì 6 Febbraio dagli alunni delle classi quarte della Scuola Primaria “G. Rodari” di Casamassima con l’autrice Anna Sarfatti, in giro per le scuole d’Italia per presentare il suo libro “L’albero della memoria”, che gli alunni hanno letto manifestando grande partecipazione e coinvolgimento emotivo.

Un incontro all’insegna della cordialità e dello scambio fitto di emozioni sentimenti ed esperienze tra la scrittrice e i bambini, particolarmente attenti e “verbalmente” vivaci, a tal punto da essere definiti dalla scrittrice stessa “il gruppo di bambini più sveglio d’Italia”. Il merito di tutto ciò va chiaramente al suo modo di scrivere semplice, attraente, accattivante e immediato che è arrivato dritto al cuore dei bambini, permettendo loro di vivere questo “Mese della Memoria” con gli occhi e il cuore di Sami, il bambino protagonista del libro.

Le insegnanti Antonacci Tiziana, Spada Rosanna, Pasqua Tinelli

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