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Cantiere abusivo, fermati i lavori

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A seguito di un esposto non anonimo, della conseguente attività investigativa svolta dalla Polizia Municipale di Turi e su richiesta del Pm Baldo Pisani, il palazzo in costruzione in Via Santa Maria Assunta, di proprietà dell’imprenditore turese Pasquale Corcelli, è stato posto sotto sequestro giudiziario per il riscontro, ad una prima indagine, di “difformità sostanziali” tra quanto concesso e quanto realizzato.
Dal sopralluogo è emerso un aumento di superficie non autorizzato, superiore al 9%, prodotto da dei pergolati che non sono stati costruiti in legno, ma in cemento armato; considerando che la soglia limite prevista dalla normativa sull’edilizia della Regione Puglia è del 5%, tale difformità deve essere sanzionata penalmente, secondo l’art. 44 c. 1 lett. a e b del testo dell’edilizia DPR 380/01. A questo punto si attende l’ordinanza di demolizione da parte dell’ufficio tecnico del Comune, responsabile dell’attività edilizia, che dovrà essere emessa entro i 45 giorni dal sequestro; il proprietario del palazzo avrà così 90 giorni di tempo per adeguarsi alla legge, realizzando la demolizione dell’opera in questione.
La Polizia Municipale ha poi accertato delle irregolarità riguardanti gli obblighi dei datori di lavoro. Per quanto riguarda l’edilizia, gli operai devono essere assunti entro le 24 ore del giorno prima in cui iniziano a lavorare, procedura che generalmente fa il commercialista online. Quando
i vigili sono arrivati sul posto, due di loro non avevano i tesserini di assunzione; li hanno presentati solo in un secondo momento con la stessa data del sopralluogo, quindi non sono stati regolarizzati nei termini previsti dalla legge. A questo i datori di lavoro dovranno rispondere al Dipartimento Provinciale del Lavoro.

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