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“La battaglia di Natale”: scegli l’Italia

Manifestazione Coldiretti a Montecitorio (1)

Giornali e televisioni continuano a portare a conoscenza d’incresciosi comportamenti del mercato italiano in materia di alimentazione, permettendo ai consumatori di acquistare prodotti falsamente prodotti qui in Italia, ma in realtà provenienti dall’Estero. Significativa l’immagine che da qualche giorno gira sui mass-media dei maiali sequestrati alla frontiera italiana. Dal 4 dicembre, alla vigilia degli acquisti per i pranzi e cene natalizie, la Coldiretti di tutta Italia si è mobilitata prima sul Brennero, poi a Roma, per ottenere risposte concrete dagli organi di governo, sulla tutela del marchio dei nostri prodotti, sinonimo di qualità e di bontà.

Manifestazione Coldiretti a Montecitorio (5)

A Roma, nella giornata del 5 dicembre, anche la sezione Coldiretti di Turi, con a capo Domingo Colapietro ed alcuni allevatori ed agricoltori turesi che si sono uniti al grido di protesta dell’intera provincia, dell’intera Puglia, dell’intera Italia. A Montecitorio, bandiere, cappelli, striscioni, slogan giallo – verdi hanno capeggiato per chiedere protezione nei confronti della produzione locale, afflitta da alti costi produttivi e bassi poteri di vendita. In migliaia hanno esposto le schifezze del finto “Made in Italy” per far sentire il proprio disagio ed incomprensione nei confronti di una politica che non è in grado di garantire una difendesa dell’economia e del lavoro degli agricoltori ed allevatori, in crisi per le facili importazioni di bassa qualità che varcano ogni giorno i confini per essere spacciate come italiane.

In piazza Montecitorio a Roma “hanno marciato” anche i maiali che gli allevatori non riescono più a mantenere nelle stalle per la concorrenza sleale di prosciutti e salami provenienti dall’estero che vengono spacciati come locali. Ai rappresentanti delle Istituzioni è stato chiesto di “adottare un maiale”, simbolo della protesta, con l’impegno a sostenere gli allevamenti italiani e di difenderli dalle imitazioni promuovendo l’obbligo di un corretto sistema di etichettatura.

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