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Politica

Il sindaco schiaffeggia la sua maggioranza e si dimette

 Vignetta satira2

Onofrio Resta si è dimesso da sindaco all’alba del 2 novembre, giorno della commemorazione dei defunti. Il sindaco di Turi sceglie così di “morire” nel giorno più appropriato. Tante le motivazioni, le spiegazioni. Tutti hanno detto la propria (e non solo la propria… ), da veri autentici opinion-leaders. Anche i commenti su Turiweb, intanto, si stanno sprecando. Una cosa è certa: il professor Onofrio Resta per la seconda volta non riesce a fare il sindaco per più di due anni. La stessa cosa era accaduta nel nostro paese, un quarto di secolo fa. Evidentemente, capita che gli subentrino insofferenza, insoddisfazione, indolenza,  stanchezza… e più che di una breve pausa, avrebbe bisogno di una lunga pausa, ovvero di dimettersi. Onofrio è, come dire, un sindaco a tempo ancora più determinato del solito. È un sindaco precario nella precarietà. E si annoia, si accorge dell’incapacità politica  dei suoi assessori, dell’incompetenza politica della sua intera maggioranza. Maggioranza che, nell’arco di un paio di giorni, forse nell’arco di un paio di ore, si è sciolta come neve al sole. Una maggioranza prima “presa a schiaffi in faccia” dal professore e stamattina “spedita a calci in…” alle proprie  case. Non ci sembra vero che vadano a casa i vari Coppi, Volpicella, Palmisano-uno e due, Carenza, Denovellis, Tundo, eccetera… alcuni dei quali mano nella mano ai loro tutor o ‘padrini’ che dir si voglia. Onofrio, grazie di tutto!

RESTAno ancora dubbi sul prossimo futuro. Primo dubbio: il sindaco Resta ha ora venti giorni per ritirare le dimissioni. Se lo conosciamo bene, difficilmente le ritirerà. E sarà crisi! Secondo: Onofrio ha detto subito che vuole evitare di comportarsi come il grande Giga(ntelli) che, di rimpasto in rimpasto, riuscì ad arrivare con la sua amministrazione fino all’ ultimo giorno dei cinque anni spettanti. Per di più Onofrio Resta si è stancato di occupare una poltrona che ‘sente’ di non meritare. Terzo: abbiamo la sensazione che, visto come si sono impegnati i neo-assessori, la pagella di questa amministrazione più che di voti brutti sarà piena di “senza voto”. Facciamocene una ragione! Concludendo. Chi sarà il futuro sindaco di Turi? Dato che, da questa faccenda, esce pure Boccardi con le ossa rotte, noi punteremmo, in ordine di probabilità, su Mimmo Leogrande, Franco Mercieri e Tina Resta. Alla prossima!

Occhiosalato

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