
È iniziata solo da pochi giorni, ma già si vocifera intorno al suo argomento. Stiamo parlando della scuola ed in particolare della zona di limitazione al traffico durante gli orari di entrata e di uscita degli studenti. Già la scorsa settimana sulla nostra bacheca Facebook fu avanzato il dissenso nei confronti del cambiamento avvenuto. Oggi possiamo definire la deliberazione che l’ha definita. Infatti, su proposta dei consiglieri De Carolis e Cazzetta e a seguito di alcuni sopralluoghi, la Giunta Comunale ha deliberato di ridurre la zona a traffico limitato al fine di favorire la circolazione veicolare, senza mancare di rendere sicuro l’accesso degli alunni all’istituto comprensivo situato in via Cisternino.
La D. G. C. n. 123 definisce perciò la Zona a Traffico Limitato il perimetro urbano compreso tra via Guglielmo Cisternino, tratto antistante il complesso scolastico e via Chiarappa. Nella Z.T.L. scolastica, nel periodo di entrata e uscita degli alunni, vige il divieto di circolazione per tutte le categorie di veicoli fatta eccezione per i velocipedi, i veicoli a braccia, i veicoli privati al servizio di persone invalide, i veicoli di servizio delle forze dell’ordine, dei Vigili del Fuoco e lo scuolabus.
La lettera di un nostro lettore
Gentili signori di Turiweb vorrei segnalare al vostro giornale una ingiustizia che quotidianamente viene commessa ai danni dei bambini di Turi.
Quest’anno l’Amministrazione Comunale ha deciso di ridimensionare notevolmente l’isola pedonale che delimita l’Istituto scolastico. Tale ridimensionamento sembra l’abbia fatta scomparire.
Ora le auto arrivano vicinissime alla scuola e questo mi sembra molto pericoloso per i bambini e per chi li accompagna; ci sono poi bambini e ragazzi che tornano o vanno da soli a scuola (come ai vecchi tempi) probabilmente anche perchè non possono essere prelevati da qualche familiare impegnato nel lavoro.
In questi giorni noto un grande caos vicino l’istituto scolastico con auto e persino camion che attraversano, freneticamente e pericolosamente, le strade percorse dai bambini.
Alcune auto di genitori, vengono parcheggiate nei modi più svariati molto vicino alla scuola arrivando, talvolta, a velocità sostenuta
Sono molto dispiaciuto: negli anni scorsi l’isola pedonale garantiva tranquillità ai bambini e familiari e dava lustro alla nostra cittadina per civiltà e attenzione alla cura dei più piccoli.
Alcuni giorni fa è stato inaugurato l’anno scolastico e, come papà di due bimbi, ero presente.
Sono rimasto ben impressionato dalla presenza del Sindaco, vice-sindaco e del Comandante dei Carabinieri come “rappresentante della legalità e sicurezza per i nostri giovani ” (come ha sottolineato il Sindaco). L’accoglienza delle prime classi è stata curata egregiamente dalle insegnanti e la presenza dele autorità rappresentava simbolicamente l’attenzione della classe politica ai nostri figli.
Eppure proprio quest’anno, con il ridimensionamento del’isola pedonale, Turi fa un passo indietro nella tutela dei minori.
Come padre di due bambini sono molto preoccupato: le cronache nazionali e locali narrano quotidianamente di investimenti di pedoni, spesso bambini e familiari.
In Italia, ci dicono le statistiche, nel 2011 sono morti 589 pedoni e ne sono rimasti feriti 21.103.(cit. ACI – Istat)
Dal punto di vista pedagogico, può essere anche molto utile abituare i propri figli a gestirsi in modo autonomo l’entrata e/o l’uscita da scuola in proporzione alla crescita. Ciò consente loro di aumentare la propria autostima e il senso di responsabilità.
L’anno scorso io e mia moglie “fummo costretti” a far tornare mio figlio da solo da scuola e percorrere 400 metri per andare dalla nonna; la paura iniziale fu parzialmente acquietata dalla presenza dell’isola pedonale che effettivamente lo tutelava. Il bambino ne fu entusiasta perchè si sentiva “più grande” (come ci riferì).
Non posso non ricordare i tempi in cui andavo io da solo a scuola percorrendo anche diverse centinaia di metri.
“Eh ma erano altri tempi!!” rispondono tutti. Ma i “Tempi” cioè i modi di vivere, la qualità della vita, le regole del gioco, la cultura del vivere sociale li costruiamo noi adulti e l’eccezione degli “altri tempi” rischia di essere solo una giustificazione per appiattirsi e non evolversi .
A Palazzo di Città l’assessore competente , interpellato da mia moglie, le ha comunicato che hanno dovuto restringere l’isola pedonale anche per le proteste dei commercianti della zona e per tutelare i “passi carrabili” degli abitanti delle vie
chiuse al traffico.
Mi chiedo, i diritti dei bambini alla sicurezza e alla crescita vengono dopo gli incassi dei negozianti e dei passi carrabili?
Paolo Danza