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Politica

De Grisantis elogia Fabio Topputi

Nicola De Grisantis

Il rendiconto presentato dal nuovo comitato della festa patronale ha rappresentato un importante segnale. È indice che qualcosa inizia a cambiare. C’è aria e voglia di non accettare passivamente quello che il nostro passato ci ha lasciato. Fabio Topputi rappresenta forse una svolta reale, un riscatto di un’ intera classe sociale che per tanto tempo non è stata per nulla considerata e che puntualmente ha dovuto pagare le conseguenze degli errori e degli egoismi altrui: i giovani. Sicuramente l’esperienza non può essere un elemento secondario ma neanche l’unico fattore da tenere in considerazione quando si affidano importanti responsabilità.
Con modestia e orgoglio il giovane presidente del comitato ha parlato dei successi della sua gestione ma anche di ciò che dovrebbe essere migliorato e dei progetti futuri, ringraziando anche il dott. De Grisantis per l’importante collaborazione che, a titolo gratuito, ha offerto. Proprio all’ex sindaco abbiamo chiesto come mai ha accettato di supportare il giovane Fabio e come considera questa scommessa.
Una festa patronale senza sfarzi e sprechi. Una scelta coraggiosa ma molto apprezzata. Secondo Lei si é preferito risparmiare, a prescindere dai bilanci degli anni scorsi?
Il Presidente Topputi è stato nominato nella prima decade di luglio ad appena 40 giorni dalla Festa. E’ comprensibile che in così poco tempo abbia fatto il massimo per non deludere le aspettative dei nostri concittadini che, comunque, pare siano state soddisfatte. D’altra parte il neo Presidente era alla prima esperienza e la prudenza nelle spese era d’obbligo. 

Un rendiconto col segno positivo é da definirsi un caso raro oppure é frutto di un’attenta valutazione delle entrate e delle uscite? 

L’avanzo di gestione è stato il frutto dientrate al di sopra delle più rosee aspettative e della prudenza a cui ho fatto cenno prima. Le somme incassate rappresentano, altresì, la fiducia che i cittadini turesi hanno voluto riporre nel Presidente e nel giovane comitato.
Il Presidente del nuovo comitato, nella conferenza di presentazione del rendiconto, ha ringraziato Lei per l’ importante contributo che, a titolo gratuito, ha dato. É stato bravo questo comitato o negli anni scorsi non sono stati bravi gli altri?
L’organizzazione della Festa patronale comporta sempre un impegno molto importante. Tra l’altro, alle rinunce proprie degli organizzatori si sommano quelle delle rispettive famiglie. Pertanto ai diversi Comitati ed a Presidenti bisogna sempre essere riconoscenti del loro impegno (lavoro) che coincide con le vacanze (riposo) di tutti noi. Quindi… semplicemente grazie. Detto questo, ogni Festa ha le sue caratteristiche e le sue spese. Ritengo scorretto e fuori luogo stabilire i bravi ed i cattivi, i promossi ed i bocciati. Sono semplicemente Feste organizzate in modo differente con proprie peculiarità e proprie spese.
Dalle mie precedenti affermazioni deriva quanto sia ingiusto dubitare della onestà dei diversi Comitati: io ho sempre dato il mio contributo, da semplice cittadino o da Sindaco, nella totale fiducia sia del Presidente che dei suoi collaboratori. E di quelle persone, malgrado il decorso del tempo, conservo immutata la stima e la riconoscenza. Quanto al mio apporto, è stato semplicemente professionale e di incoraggiamento nei momenti di difficoltà.
Perché é un fatto così importante la presentazione del bilancio?

Dovrebbe essere una prassi mentre é stato accolto con stupore e meraviglia. Oggi il cittadino, conoscendo dal rendiconto le entrate e le spese, può dire, con cognizione di causa, di preferire una tipologia di Festa in luogo dell’altra.
Lei come valuta l’entusiasmo con cui il presidente Topputi ha affrontato questo incarico? Al termine di questa esperienza, Lei é sempre dell’opinione che un giovane a Turi in questo momento non ha motivo di rimanere, oppure quella di Topputi potrebbe indicare un piccolo ma significativo passo in avanti verso una smentita di questo suo pensiero?
L’entusiasmo che il Presidente Topputi ha messo nell’organizzare la Festa è tipico della sua giovane età (28 anni). Entusiasmo che ha contagiato gli oltre
20 giovani del Comitato che, unitamente all’esperienza ed alla saggezza degli adulti, ha prodotto il risultato positivo che in questi giorni stiamo commentando. Dopo questa Festa patronale ritengo che Turi ( come comunità ) sia più ricca rispetto al passato poiché tanti giovani hanno avuto la possibilità di fare un’esperienza unica nel suo genere ( gestire il danaro pubblico frutto delle offerte dei cittadini ) e certamente il Presidente ha dimostrato di possedere la sensibilità ed il giusto senso di responsabilità che dovrebbe essere tipico dell’amministratore pubblico. In definitiva, una nuova classe dirigente si sta formando. E questa è ricchezza aggiuntiva per la nostra Città.
Detto questo, al momento non si intravedono azioni positive dell’ amministrazione locale finalizzate a rendere attrattiva la nostra Turi ai giovani turesi che, un giorno si e l’altro pure, emigrano. D’altra parte, non si può vivere solo di genitori,
amici e Festa patronale. Si vive soprattutto grazie al lavoro, al reddito ed alle gratificazioni che dal lavoro dovrebbero derivarne. Ed a Turi tutto questo manca in particolare per le gravi responsabilità della Politica che, anche in questo caso, si dimostra matrigna.

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