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Il cossus cossus, che pericolo per i ciliegi!

Oruga de Cossus cossus (¡Gracias Bárbol!) Aldeanueva de La Vera 09. Recogida por Edu, de la clase de Lourdes

Quest’anno i nostri cerasicoltori stanno combattendo contro un altro nemico dei loro ciliegi: il famigerato Rodilegno rosso Cossus Cossus. “ Questo parassita del legno – ci spiega l’agronomo Donato Giuliani – ha una vita media di tre anni. L’accoppiamento avviene nei mesi di luglio e agosto, con le femmine che depongono fino a 800 uova in piante sia in buone che in cattive condizioni, che siano alte almeno due metri.
Le larve possono essere lunghe fino a 80-90 mm e sono di una colorazione dal rosa al rossastro. Hanno otto paia di zampe, di cui tre toraciche. Le neonate sono gregarie e cominciano dopo 10-12 giorni a scavare lunghe gallerie nei tronchi della pianta in cui trascorrono il primo inverno. Riprendono il loro sviluppo in primavera e, trascorso un ulteriore inverno allo stato larvale, raggiungono il pieno sviluppo in estate. Una volta arrivate in superficie, creano una via d’uscita in cui si forma un bozzolo dal quale esce l’adulto, dalla forma a farfalla, che caratterizza i lepidotteri.”
Se l’infestazione delle larve è in stato avanzato, il legno presenta fori di passaggio e lo sgretolamento della corteccia. La pianta non reagisce e muore. Secondo il presidente della Coldiretti, Vincenzo Petruzzi, i danni delle piante colpite sono dovuti al deperimento delle stesse a causa della diminuzione della linfa circolante. A questo proposito l’ex assessore all’agricoltura, Giacomo Valentini, ipotizza una tesi alquanto suggestiva e probabilmente veritiera: “ Le tante innaffiature effettuate negli ultimi anni possono aver riempito, ingolfato il legno di linfa dolce e buona, richiamando il Cossus Cossus.” Resta il fatto che gli agricoltori sono disperati. Uno per tutti: Antonio Giannini che ci conferma che, secondo lui, “la siccità è la vera causa dello sfacelo delle nostre campagne.”Due parole infine su come liberarsi di questo Rodilegno rosso. È possibile prevenire l’attacco dell’insetto attraverso diversi metodi. Una soluzione sarebbe percorrere le gallerie con un filo di ferro al fine di infilzare la larva, ma si tratta di un metodo che nella maggior parte dei casi non risolve il problema.
Il tipo di lotta senz’altro più diffuso è l’utilizzo di trappole sessuali a cattura del maschio, che quindi non potrà fecondare le uova, riducendo la proliferazione di questi insetti.

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