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Cultura

Eddy e Verdi: un incontro da rivivere

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Una full immersion nella musica da banda quella vissuta dai musicisti che il 7 e 8 settembre hanno partecipato al Concorso Bandistico “Banda del Bicentenario Verdiano” a Busseto, in Piazza Verdi.

A calcare il palco e far vibrare le sue note, anche il musicista Eddy De Marco. Una due giorni di musica e di conoscenza della realtà verdiana che ha accompagnato il musicista turese a partecipare al Concerto Bandistico “Città di Giovinazzo” come primo trombone, diretto dal maestro Felice Bologna e guidato dal capo banda Michele Marzella.

“Siamo stati l’unica banda a suonare un brano trascritto dal maestro della banda stessa” – ha commentato Eddy ai nostri microfoni, aggiungendo come lo stesso sia stato fortemente apprezzato dal pubblico che vi ha assistito e dai maestri delle altre bande. Eddy è alla sua prima esperienza con loro “e vorrei ringraziarli per la bella occasione che mi hanno permesso di vivere”.

“Marcia”, “Nabucco” – d’obbligo ed assegnato dalla giuria del concorso – ed  infine”Dies Irae”, il brano inedito scritto dal maestro Bologna hanno rappresentato per il musicista turese un’esperienza di rilevante spessore culturale abbinata alle bellezze che la città ha offerto da visitare a tutti i presenti.

“Nei due giorni a Busseto ho potuto conoscere la casa natia di Verdi, poi casa Barezzi dove lo stesso è cresciuto musicalmente e dove hanno permesso a noi musicisti di “toccare quasi con mano” la storia travagliata di un artista unico nel suo genere”. Una riflessione, amara e provocatoria, giunge al termine del racconto su quanto a Eddy sia rimasto più impresso: “Il sindaco di Busseto, agli inizi del 1800, pagava un maestro che a casa Barezzi teneva lezioni gratuite ai cittadini. Infatti, si diceva che in quegli anni tutti a Busseto sapessero suonare uno strumento…”.

Quindi chiude la nostra chiacchierata con due parole: “Ringrazierei i due cugini Marzella che mi hanno fatto vivere questa fantastica esperienza nei luoghi verdiani”.

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