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Politica

La fiera delle gabbie

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Rifondazione Comunista si batte da diversi anni affinché si ponga fine allo scempio della vendita degli animali in fiera. Dopo averlo chiesto ufficialmente al Sindaco sia l’anno scorso che quest’anno e non aver ottenuto risposta (se non un’ordinanza del 23 Agosto 2012 che risulta, vista la mancanza di regole certe, del tutto pleonastica e che non vieta affatto tale pratica incivile) invitiamo i lettori a visionare le foto che abbiamo scattato durante la fiera di Sant’Oronzo tenutasi lo scorso 24 Agosto. Papere rinchiuse in gabbie le cui scarse dimensioni sono da tutti visibili, pulcini e coniglietti nelle medesime condizioni, incapaci di muoversi e di respirare, per non parlare della situazione dei volatili, tutti costretti in spazi angusti a temperature elevate ed in condizioni afose.

Un piccolo passo in avanti è stato tuttavia compiuto: la bancarella ha ricevuto la visita delle guardie zoofile che, insieme ai vigili, hanno verificato le corrette condizioni di tenuta degli animali.

Sappiamo che gli esercenti non hanno particolarmente gradito tali controlli ed hanno riservato un’accoglienza piuttosto “calda” a chi ha effettuato le verifiche – a cui esprimiamo la nostra piena solidarietà.

Resta il fatto che le foto sono state scattate circa un’ora dopo che le verifiche erano state espletate e, come chiaro, la situazione degli animali è ancora terribile.

Questo poiché non ci sono disposizioni regolamentari comunali, che altrove sono realtà consolidate anche da decenni oramai e che disciplinino nello specifico aspetti fondamentali nella tenuta degli animali (come il numero massimo di esemplari che è possibile tenere in gabbia), impedendo aberrazioni del tipo che abbiamo evidenziato anche a Turi.

Resta, al momento, un’unica possibilità, già accolta da numerosi comuni italiani e che non ci stanchiamo di ribadire, soprattutto alla luce degli ultimi avvenimenti: vietare tale orrendo ed innaturale rituale, che lede la dignità di tutte le specie animali e, nello stesso tempo, discutere ed approvare un regolamento che disciplini nello specifico tutti gli aspetti relativi al benessere degli animali ed alla convivenza con la collettività umana.

Anche alla luce del cospicuo numero di firme che abbiamo raccolto per introdurre il divieto di vivisezione su tutto il territorio europeo e visti i tanti turesi che si sono mostrati sensibili alla tematica relativa alla tutela degli animali (basta osservare il cospicuo numero di nostri concittadini che possiede almeno un cane), chiediamo all’amministrazione comunale di elaborare tale regolamento, assicurando la nostra piena disponibilità, se accolta, a collaborare alla redazione dello stesso. 

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