Raccolta firme contro la vivisezione
“Sono vietate, su tutto il territorio comunale, la vendita e l’esposizione di animali, nell’ambito di mostre, mostre-mercato, spettacoli itineranti ed altre manifestazioni occasionali, comunque denominate, sia in luogo pubblico che privato, organizzate a scopo di lucro mediante vendita diretta o tramite lotterie e giochi a premi”.
Con questa semplice ordinanza sindacale il comune di Giovinazzo ha posto fine a una delle più innaturali pratiche che, puntuale, si ripete annualmente nel corso delle feste di paese: animali segregati in piccole gabbie, ammassati in numero eccessivo, costretti al sole ed a temperature elevate per ore ed ore, oltre che a trasporti estenuanti, in condizioni che molto spesso configurano gli estremi per il reato di maltrattamento di animali.
Come ogni anno in prossimità della classica fiera indetta per la festa di Sant’Oronzo, il circolo locale di Rifondazione Comunista si fa carico della questione, chiedendo all’amministrazione comunale di analizzare la problematica e di valutare la possibilità di vietare (per le manifestazioni future) questa reiterata violenza o, se non altro, di bloccarla almeno rispetto alle specie maggiormente a rischio.
Ce lo impongono la normativa nazionale (ad esempio, le leggi nn. 281/1991 e 189/2004) e quella regionale (si veda la legge n. 12/1995), laddove condannano gli atti di crudeltà ed i maltrattamenti verso gli animali ed inaspriscono (o introducono) sanzioni penali a carico di coloro che cagionano lesioni ad animali ovvero li sottopongono a comportamenti o a fatiche insopportabili “per le loro caratteristiche ecologiche”.
Ce lo suggeriscono le numerose ordinanze emesse nei tanti comuni italiani che hanno dimostrato la giusta attenzione alla cura della condizione degli animali nel proprio territorio.
Ce lo chiedono, in primis, l’esigenza di veicolare buone pratiche a salvaguardia dei diritti di tutti e soprattutto dei più deboli (a cominciare dagli animali) e la necessità di diffondere un’idonea conoscenza del giusto rapporto uomo-animale (risulta a tutti evidente come sia difficile promuovere principi di rispetto degli animali, se questi continuano ad essere trattati come oggetti, da acquistare e successivamente abbandonare a proprio piacimento).
In attesa di siffatto divieto, chiediamo alle locali forze dell’ordine di prestare particolare attenzione affinché gli operatori commerciali rispettino tutte le vigenti prescrizioni in materia di corretta tenuta degli animali (ed all’amministrazione comunale di sollecitare tale tipo di controlli).
Restando in tema di tutela degli animali, approfittiamo per dare comunicazione della possibilità di aderire all’iniziativa Stop Vivisection: si tratta di una petizione europea, che mira a raccogliere almeno un milione di firme da presentare ai massimi organismi governativi europei, affinché valutino la possibilità di fermare quell’orrenda pratica denominata “sperimentazione animale” (altresì detta vivisezione), che fa uso di animali vivi per lo sviluppo delle conoscenze biomediche, arrecando un doppio danno: agli animali, su cui si continua a perpetrare violenza ed agli uomini, posto che numerose ricerche hanno dimostrato che non è metodologicamente corretto considerare gli animali come dei modelli attendibili dell’uomo (sicché ciò che genera benessere e guarigione alla specie animale, può cagionare al contrario conseguenze negative sulla specie umana).
Domenica 25 Agosto, nei pressi della chiesetta di San Rocco, a partire dalle ore 19, sarà organizzato un banchetto di raccolta firme a sostegno di tale iniziativa. La cittadinanza è invitata.