Il Drappo della vittoria
Due tori tra un albero di quercia le cui radici, dei colori dei vari rioni, si muovono verso il basso ad incontrare i simboli che hanno diviso la nostra cittadina. Il drappo che il rione vincerà, sarà quello incoronato e che rappresenterà il simbolo di una vittoria dopo una lunga sfida ludica e di creatività che vedrà coinvolti molti cittadini turesi in questa bella competizione estiva. Abbiamo voluto incontrare colui che ha realizzato il Drappo dei Turioni, l’artista Lorenzo Gassi, che ha parlato in apertura al Palio nella serata di domenica 21 luglio.
Come nasce l’idea del drappo?
“Il primo punto di partenza è il proposito, in altre parole l’idea (che spesso nasce dall’osservazione): nel concetto d’idea non è presente alcun riferimento a obiettivi e risorse ma solo al “disegno della mente” di qualcosa che ancora non esiste, raffigurazione d’impulsi esterni.
Di solito, la nascita di un’idea è influenzata da una specifica esigenza della committenza.
Alla comprensione segue l’elaborazione, e quindi la prima fase della struttura progettuale.
Piuttosto che riuscire ad avere idee brillanti, dunque, è ancor più importante essere in grado di trasformarle in progetti vincenti: è questa la vera sfida di ogni imprenditore e di ogni organizzazione.
Il passo dall’idea al progetto è tanto breve quanto critico.
Dale Carnegie ha detto: ” Noi tutti possiamo fare cose che nemmeno pensiamo di poter riuscire a fare, se mai rischierai, mai conoscerai il tuo potenziale”.
Come è iniziata la collaborazione con l’associazione Girasole?
“Come artista -artigiano metto sempre a disposizione le mie esperienze maturate in tantissimi anni a tutte le associazioni che desiderano organizzare per il nostro paese un evento interessante (di valenza culturale).
Naturalmente le idee si possono esternare tranquillamente ovunque e a chiunque, realizzarle richiede tempo, lavoro, e specialmente denaro.
Gradirei rimanere sull’aspetto tecnico per quanto riguarda il Drappo, ricordando che lo scopo del progetto è soddisfare un bisogno o una richiesta, il gestore una volta aggiudicatosi il progetto, deve far presente al committente, il prima possibile, eventuali problemi di natura tecnica o legislativa.
Quest’osservazione, che ai più sembrerà superflua, vale come promemoria per evitare conflitti d’incomunicabilità.
Il professionista, infatti, ha il compito di saper ascoltare e il dovere di sapere comunicare: quando non si riesce a instaurare un corretto canale comunicativo, il lavoro è destinato a complicarsi.
Un progetto, deve portare a soluzioni economicamente compatibili con le esigenze del committente, deve essere realizzato in tempi utili e deve piacere a chi ha sviluppato l’idea.
Come artista e turese, come vede questa manifestazione?
Immaginiamo di ricreare tra le piazze o le vie del centro storico, atmosfere magiche, artistiche, evocando altri tempi, quando incontrarsi significavano dare valore alla conversazione, allo scambio, all’esercizio della critica anche dello sproloquio, dove a qualsiasi ora del giorno e della notte si entrava e si trovavano facce conosciute e non, di amici e non, senza preliminari appuntamenti.
Presentare oggi questo Palio, significa promuovere quell’attività di relazione umana che serva per adoperarsi a possibili relazioni comunicative ed espressive, che somigli a un piccolo spazio dove energie si sprigionano tanto da avvolgere chiunque in questi giochi incroci ricordi e storie.
Nei giochi che si eseguiranno, c’è uno scambio di saperi, racconti. È il centro storico e rappresenta il luogo incantato per eccellenza.
Le sue piccole piazze, sono come una nave che resta immobile guardando il mondo che le passa dentro.
Pur essendo originario di Rutigliano e di natura cosmopolita, ho sempre espresso il mio amore per questa bellissima cittadina.
Ho tantissimi simpatici amici, perché la gente di Turi è brava, umana e cordiale ed ha una sua originale identità che la contraddistingue, ad esempio il suo bellissimo dialetto che sembra sia stato creato da una fiaba.
La manifestazione de il Palio dei TuRioni la colloco come una delizia per il paese insieme alle stupende ciliegie e percoche, delizia da gustare, sostenere e specialmente tramandare alle future generazioni.
Approfitto nel salutare Roberto, il Presidente dell’Associazione Il Girasole e tutti i suoi soci.
Mi complimento con il Comune di Turi per aver creduto e sostenuto questo progetto”.