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SS 172: rimandata al 2016

SS172

Con una nota il Cipe (Comitato Interministeriale di Programmazione Economica) ha stabilito che il finanziamento previsto per il 2014 per l’adeguamento della S.S. 172 nel tratto Casamassima – Putignano, circa dieci milioni di euro, dovranno essere impiegati, sempre dal prossimo anno, per la T.a.v. Noi invece dovremo attendere il 2016, ammesso che non ci sia qualche altro dirottamento improvviso.

Bisogna chiedersi: noi siamo meno importanti degli altri? Come mai un’opera faraonica non urgente è tra le prerogative dei nostri governi, mentre una strada, percorsa giornalmente da migliaia di automezzi, spesso teatro d’incidenti anche mortali, passa sempre in secondo piano?

L’ultimo governo Prodi aveva stanziato finanziamenti sufficienti per i lavori. Berlusconi li ha dirottati sullo stretto di Messina per un ponte che non è mai stato neanche progettato definitivamente. Il governo Monti ci ha riprovato. Nel 2014 la somma stanziata doveva essere destinata. Invece bisogna nuovamente ripartire da zero.

Circa un anno fa avevano dato grande rilievo ad un risultato che era la brillante collaborazione tra PD, nella persona del consigliere Pentassuglia e del PDL rappresentato dal consigliere Boccardi. Non più tardi di un mese fa, una nota congiunta dei nostri politici locali e regionali avevano assicurato che avrebbero fatto di tutto per non permettere questo ennesimo scippo.

Ora avranno il coraggio di rispondere e giustificare quanto inutilmente proclamato?

Il dott. Vito Nicola De Grisante, promotore della petizione, che ha visto la sottoscrizione di quasi venti mila firme, unite anche alle delibere di sei comuni e tre province, non riesce a mandar giù questo ennesimo boccone amaro, ancor più velenoso se solo si pensa che mancava davvero poco all’atto finale.

Parlare di S.S. 172 significa annoverare una serie di pasticci fatti che hanno impedito la realizzazione di un’opera importantissima in un tratto di strada noto per la sua pericolosità. Il Cipe ha ritenuto più urgente finanziare la T.a.v. Lei è daccordo con questa decisione?

“Assolutamente no. Sono deluso, amareggiato, affranto per questa scelta. Purtroppo paghiamo le conseguenze di una politica che non è politica, bensì è semplicemente il frutto di accordi personali che non ha nulla a che vedere con gli interessi degli italiani. La T.a.v., non la definisco inutile, sicuramente non sono nessuno per dirlo, ma non posso ritenere prioritaria la sua realizzazione rispetto all’adeguamento di una strada che purtroppo diventa sempre più pericolosa per via del traffico in continuo aumento”.

Perchè una scelta tanto discutibile da parte del Cipe?

“Io ho fatto il possibile affinchè si desse lustro a questo grave problema. Il comitato di cui faccio parte ha raccolto migliaia di firme. Abbiamo avuto il supporto di tantissima gente, di intere amministrazioni e province. Abbiamo portato il problema fino avanti al portone del governo. Lì dentro però, noi non potevamo fare più nulla. Il resto avrebbero dovuto farlo i nostri politici, i nostri rappresentanti. Questa però è l’ennesima dimostrazione di quanto non contano nulla e, ancor più grave, quanto basso sia il loro attaccamento alla propria terra. La scelta di dirottare il nostro finanziamento alla T.a.v. è stata puramente politica. A livello nazionale, ma anche regionale, non abbiamo alcun rappresentante autorevole che sia pronto a tutto, pur di difendere i nostri territori. Questo è l’ennesimo brutto esempio di politicanti non all’altezza del proprio ruolo.”.

A questo punto le quasi ventimila firme raccolte, non hanno nessuna importanza?

“Ne avrebbero avuta se solo avessero avuto il supporto di gente giusta. Ora, penso che ci toccherà sperare in un futuro migliore magari privo d’inutili proclami bensì colmo di azioni concrete”.

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