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Birardi: “Stare con voi è stato un errore”

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Sulle prime non avrei voluto rispondere. Avrei voluto stendere un velo pietoso su questa vicenda. Polemica sterile. Ognuno accampa e vuol far valere le proprie ragioni, ma poi per amore di verità, sia pure della mia verità, mi sono visto costretto a rispondere a quanto dichiarato da Camposeo o da chi per lui, nel numero ultimo scorso della “Voce del paese”. Lascio giudicare ai lettori se le motivazioni che vado ad evidenziare, possano essere interpretate o considerate come delle  “scuse”.

Mi deve dire Camposeo per quale motivo, a parità di condizioni e di rispetto del1e prerogative altrui, non mi sia stato consentito di intervenire in almeno uno dei diversi comizi elettorali delle ultime amministrative, tenuti dal movimento “Impegno per Turi”.

Belle affermazioni le vostre di democrazia, non seguite mai dai fatti, come al solito. Se io ero uno dei candidati consiglieri in tale lista, per quale motivo, nonostante lo avessi chiesto più di una volta, mi venivano sempre date delle risposte interlocutorie, senza che mai mi sia stato consentito di prendere la parola, così come è stato fatto per quasi tutti i candidati consiglieri. O pensate che la gente si debba sempre e comunque “affrancare’~ per le vostre inadempienze!? Alla faccia della vostra democrazia interna: uno decide e gli altri si devono accodare.

Camposeo si dimentica che all’inizio del mese di ottobre 2012, il gruppo dirigente di “Impegno di Turi”, aveva preparato un esposto-interpellanza al Sindaco del Comune di Turi, per la vicenda Magistà di qualche giorno prima della data delle ultime elezioni amministrative. C’erano state voci che giravano da tempo e che imputavano la sconfitta del movimento, alla mancata partecipazione del candidato sindaco a tale evento. Quindi Loro decisero di proporre tale esposto da presentare al Sindaco, durante il primo consiglio comunale utile. Io dovevo solo firmare. Loro avevano deciso tutto e tale esposto doveva solo servire a salvare la faccia del candidato sindaco e tacitare queste voci che giravano per il paese. Io mi rifiutai di sottoscrivere questo documento, che loro avevano preparato a distanza di circa 6 mesi dall’esito del voto. È seguita una fase di alti e bassi. Questa situazione non era gradita al gruppo dirigente (io comunque non avevo partecipato ad alcuna riunione di “Impegno per Turi”) e allora ci fu chiesto un incontro chiarificatore presso la sede del movimento, che si tenne nel febbraio di quest’anno.

A quell’incontro mi recai con l’amico Giampiero Luisi e alle nostre dimostranze sul modo di come eravamo stati trattati durante la campagna elettorale, ci fu risposto che dovevamo “affrancarci” per quell’ostracismo che avevamo subito io e Giampiero, prima e durante la campagna elettorale stessa, da parte del gruppo dirigente di allora del movimento.

A tale proposito vorrei ricordare che pochi giorni prima della presentazione della liste, era stato sottoscritto un documento da parte del candidato sindaco e altri, che accettava la candidatura di Luisi in “Impegno per Turi”. Dopo due giorni, tale candidatura fu rigettata e l’amico Luisi veniva a conoscenza di tale diniego, non dal diretto interlocutore che aveva sottoscritto il documento, come correttezza avrebbe voluto,ma da altra persona estranea al movimento. Grande gesto eroico!

Queste cose Camposeo o non le sa o fa finta di non conoscerle. Camposeo nel suo articolo dichiara che io abbia preso il posto di Antonello Fino nella lista del Movimento e che grazie ad “Impegno per Turi” io oggi sieda nell’Assise Comunale, altrimenti non sarei consigliere comunale, sia pure di minoranza.

Voglio ricordargli che il sottoscritto intanto non aveva preso il posto di Fino, ma quello di un altro candidato consigliere(a). Voglio ricordargli che il sottoscritto aveva già il posto sicuro come candidato, nella lista alternativa poi risultata vincente, e che proprio per non accettare sempre e comunque le decisioni altrui in maniera servile, avevo preso una posizione tale da chiedere ai dirigenti del Movimento di entrare nella loro lista.

Voglio ribadire a Camposeo che sicuramente “il vantaggio” sia stato per lo meno reciproco. Infatti non deve dimenticare l’attuale coordinatore del movimento, che nonostante sia stato eletto in una lista perdente, sono stato comunque il più suffragato del consiglio comunale. Non voglio approfondire altre situazioni che si sono verificate durante diversi consigli comunali, durante i quali si prendevano delle decisioni senza minimamente consultarmi.

Come facevo a starvi dietro, io che sono un moderato, a seguirvi sulle vostre posizioni che spesso erano un completo appiattimento su quelle di Sel?

Io ho dato durante la campagna elettorale e al momento dei risultati. Non ho ricevuto nulla in cambio se non ostracismo e isolamento, alla faccia dei vostri “valori democratici”. Chiedevo soltanto di essere trattato come gli altri candidati. Non mi è stato concesso. Durante i vari consigli comunali, ho sempre votato con la mia testa e non, solo perché di minoranza, dovevo avere dei pregiudizi o dei preconcetti a priori, rispetto a quelle che erano le proposte della maggioranza. Non sta scritto da nessuna parte che l’opposizione deve sempre essere contraria, a prescindere. Questo può essere il vostro credo, non il mio!

Camposeo afferma nel suo articolo che bisognerebbe essere giudicati per quello che si fa con gli altri e per la comunità. Non per se stessi. Noi lavoriamo tutti i giorni, di professione, per gli altri e con gli altri!

L’ultimo giorno utile per la presentazione delle liste, dopo la firma di accettazione di candidato-consigliere nella lista “Impegno per Turi” avvenuta in mattinata, fui contattato telefonicamente da una eminente personalità politica, la quale mi chiedeva di tornare sui miei passi, ma a differenza vostra, la mia firma vale qualcosa.

Quando si fanno delle scelte si può anche sbagliare. E noi in quella occasione abbiamo sbagliato. Abbiamo puntato sul cavallo perdente.

Dott. Rocco Birardi

Consigliere Comunale di minoranza

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