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Wagner versus Verdi: un incontro che eleva l’anima

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Lo scorso 23 giugno la Chiesa di San Giovanni Battista ha fatto da scenario, raccolto e caloroso, all’evento conclusivo della rassegna musicale Innovare la Tradizione “I giorni della Musica”, organizzata dall’Associazione Musicale Culturale Orpheo in collaborazione con l’amministrazione comunale di Turi, la Nuova Pro Loco di Turi e la ditta Palladium Music.

L’atto conclusivo della rassegna, giunta alla sua quarta edizione, ha visto la voce del soprano Maria Grazia Pani alternarsi alla voce recitante dell’attrice Giusy Frallonardo, legate come in un unico respiro dalle note della pianista Elisabetta Pani.

Le tre grandi artiste hanno dato vita al concerto “Verdi e Wagner, Amori e Splendori”, un incontro poetico nell’anno del bicentenario della nascita dei due illustri compositori (1813 – 2013) ideato e scritto dalla stessa Maria Grazia Pani.

La Pani è grandissima interprete wagneriana e verdiana. È stata, tra l’altro, l’unica cantante italiana finalista al 5° Concorso internazionale per Voci Wagneriane 2006 di Bayreuth, in Germania, città dove il compositore visse dal 1872 fino al momento della morte nel 1883 e che, in onore del musicista tedesco, organizza ogni anno un grande Festival che porta il suo nome.

Il concerto è stato anche occasione per presentare il cd “Wagner versus Verdi”, edito da Kikko Classic Milano e realizzato dalle sorelle Pani per celebrare i due grandi maestri.

A dispetto del titolo del cd, come ha sottolineato la stessa Maria Grazia Pani, quello tra Wagner e Verdi non è uno scontro bensì un incontro tra due figure solo apparentemente distanti, ma che in realtà hanno molto l’una dell’altra.

Wagner, l’utopista rinnovatore europeo, e Verdi, il massimo esponente del melodramma italiano, declassato a musicista provinciale negli anni di splendore del primo, rivivono nei racconti di Matilde Wesendonck e di Giuseppina Strepponi, personaggi in cui si è magistralmente calata l’attrice Giusy Frallonardo.

Matilde è la donna di cui Wagner s’innamorò perdutamente, ricambiato, e di cui musicò le “Cinque poesie per voce femminile” conosciute come Wesendonck Lieder. Due delle cinque liriche della raccolta contengono i temi che saranno poi usati nel duetto d’amore del secondo atto e nel preludio del terzo atto dell’opera “Tristano e Isotta”. Tutta la stesura di “Tristano e Isotta” fu ispirata dalla figura di Matilde e da quella storia d’amore impossibile, una storia fatta solo di baci furtivi, sguardi e mani sfiorate, ma la cui purezza ha dato soffio vitale ad alcune delle pagine più belle della musica wagneriana portandogli a mettere in musica versi come “il vero amore conduce ineluttabilmente alla vita”.

Giuseppina Strepponi, la moglie di Giuseppe Verdi, fa rivivere alcuni degli eventi che hanno segnato la vita e la produzione del suo Peppino, quel “Cigno di Busseto” orgoglio della cultura italiana.

Il programma musicale wagneriano ha proposto, oltre a una selezione tratta dai “Wesendonck Lieder”, arie da Lohengrin e la celebre Morte di Isotta nella Trascrizione di Liszt; quello verdiano, oltre a una selezione di romanze da camera, arie da Aida e da La forza del destino.

I meravigliosi legati della voce cantata, fusi in maniera perfetta con le note del pianoforte e l’interpretazione della voce recitante, hanno creato una magia di tale assoluta perfezione, che è sembrato quasi un peccato spezzare di tanto in tanto l’incanto con l’applauso.

La standing ovation finale è conseguenza di un evento di rara bellezza.

Il parroco don Nicola ha voluto sottolineare l’importanza di manifestazioni del genere che, solo apparentemente, non si confanno al luogo. “La musica dei grandi innalza lo spirito” ha precisato il parroco. Quale luogo migliore può accogliere tale elevazione?

Alla fine del concerto il consigliere con delega alla cultura Tateo ha ringraziato l’associazione Orpheo, rammaricandosi per chi si è privato di un tale spettacolo e ribadendo il suo massimo sostegno alla cultura. “L’arte rende l’uomo immortale” ha concluso.

Sullo stesso filone le parole di saluto di Maria Grazia Pani: “l’opera lirica è la nostra cultura, bisogna tutelarla” ha detto nel ringraziare l’Associazione Orpheo per aver creduto nel loro progetto.

È giusto dare merito all’Associazione Orpheo per aver portato nella nostra cittadina un evento di tale spessore artistico permettendo ad un pubblico attento, e in primis a chi scrive, di godere di uno spettacolo forte di un pathos continuo, curato in ogni respiro, in ogni gesto, in ogni suono.

Il ricavato della serata raccolto dalla vendita del cd, acquistabile a Bari presso Centro Musica, in Corso Vittorio Emanuele, e online su Amazon, è stato devoluto alla chiesa che ha ospitato l’evento.

Il concerto sarà replicato il 30 giugno prossimo a Molfetta per le suore vincenziane e l’intero ricavato sarà devoluto in beneficenza, a sostegno delle famiglie bisognose di Molfetta.

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