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Imu, Birardi e gli spariti

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Desideriamo replicare alla lettera del consigliere (di minoranza, forse un giorno di maggioranza, comunque anche di opposizione alla minoranza, per il resto boh!) Birardi al fine di chiarire la nostra posizione, non tanto al citato consigliere, che personalmente ci ha fatto pure perdere una scommessa  per essere rimasto dentro Impegno per Turi per un tempo di gran lunga superiore alle nostre aspettative, ma alla cittadinanza.

Alcune imprecisioni ci sembrano grossolane distorsioni del nostro pensiero a cui intendiamo porre riparo, anche per precisare che non siamo noi quelli venuti in consiglio comunale a scaldare la sedia . Per aver detto che  a noi pareva opportuna una rimodulazione dell’aliquota IMU per la seconda casa, al fine di sgravare l’IRPEF sui redditi medio bassi e che ci sembravano sbagliate le posizioni contrarie espresse, come quella di Birardi, il consigliere ci ha scaricato addosso la solita solfa di condannati dalla storia, finiti, ideologici, spariti, addirittura non esistenti.

 Alcune importanti precisazioni si impongono. Birardi dice:

Nell’articolo di Rifondazione si parlava di Birardi come proprietario di seconda o terza casa come se questo fosse un punto di disonore” . “Quelli che hanno fatto sacrifici per comprarsi una seconda o terza casa vuol dire che sono malati di rendita parassitaria

Ma quale disonore? Ma che malato di rendita parassitaria? Massimo rispetto per chi lavora. Continuiamo a ripetere semplicemente che, soprattutto in questo momento nel quale l’IMU sulla prima casa è sospesa, i comuni dovrebbero sostenere le loro spese e i loro servizi attingendo da chi ha di più. Non c’è una colpa nell’aver lavorato e guadagnato. Ci mancherebbe. C’è però un problema di redistribuzione delle risorse, non per vendicarsi su presunti disonorati e malati cittadini, ma per poter permettere di garantire servizi a chi ne ha bisogno.

Non è odio di classe, si chiama SOLIDARIETA’.

Perché vede, lei da una parte dice “Mi dispiace smentirvi, ma mi hanno sostenuto soprattutto quelli che stanno in affitto” per poi concludere dicendo “E’ ridicolo considerare immobiliarista chi possiede due o tre case, allora vuol dire che a Turi siamo tutti immobiliaristi”.

Non useremo il nostro tempo per schernirci della palese inconsistenza e contraddizione delle sue argomentazioni. A noi interessa Turi, non la polemica con Birardi.  E la realtà di Turi è molto piu diversificata e complessa di quella che lei racconta. Turi è composta anche da una serie di soggetti che non sono cosi benestanti e che hanno bisogno di servizi.

E a Rifondazione Comunista interessa far sapere ai cittadini che si poteva fare qualcosa in più per queste persone. Si poteva chiedere al proprietario di due case di pagare qualche euro in più per sostenere progetti per la biblioteca, per la crescita della cultura della differenziata, per attività culturali per i giovani, per gli anziani, per i disabili. Si poteva fare. Secondo noi, si doveva fare. Senza rancore. D’altronde, non esistendo per Birardi, come averne?

I vivi, vigili, esistenti attivisti di Rifondazione Comunista

TURI

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