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Il tempo scuola divide i genitori

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Avere due o più figli che frequentano due ordini scolastici differenti dello stesso Istituto ed essere soggetti a differenti tempi settimanali ostacolando la gestione delle attività familiari e gravano sul bilancio della famiglia. È questo il problema di una parte di genitori di studenti della scuola media che ha esposto sin dall’inizio dello scorso mese di maggio una denuncia agli organi scolastici sul “tempo scuola” previsto per il prossimo anno dall’Istituto Comprensivo. Per capire il problema è necessario spiegare che la sola scuola media non la ha tanto discussa “settimana corta”, argomento che i nostri lettori ricorderanno per aver animato le pagine del nostro settimanale e del nostro sito nei precedenti anni.

“Il 30 maggio 2013 si è riunito il consiglio d’istituto durante il quale il presidente Susca ha introdotto l’argomento leggendo una lettera che circa 80 genitori hanno sottoscritto e indirizzata al Preside (prot.n 3105 del 17 maggio 2013)” – ci introduce la portavoce dei genitori firmatari della proposta.

“Nella lettera – continua – si faceva espressa richiesta di scegliere un unico “tempo scuola” per l’anno 2013/’14 dell’intero Istituto Comprensivo”. “Il preside Prof. Brienza, adducendo motivazioni di tipo tecnico-organizzativo del corpo docenti e non, manifestava motivazioni legittime, ma discutibili di impossibilità di applicare tale uniformità di tempi.”.

“Mosso da grande senso di trasparenza e democrazia – puntualizza il genitore – il presidente Susca ha proposto all’intero consiglio di incontrare una delegazione di genitori e raggiungere un’intesa tra scuola e famiglia, ascoltare le esigenze e le motivazioni di tale richiesta da parte degli scriventi, cercare comunque un punto in comune per la serena risoluzione al problema”. Dopo una discussione e l’intervento di alcuni consiglieri della componente genitori che hanno espresso motivazioni molto personali per respingere la proposta e del corpo docenti che ha confermato di volersi attenere alle sole voci degli 8 rappresentati dei genitori lì presenti, volontà di 1200 famiglie e 2400 genitori, è stato messo ai voti e bocciata la proposta di un monitoraggio sulle famiglie richiesta dal presidente Susca. In tal modo la domanda di 79 genitori, sulle 1200 famiglie dell’Istituto Comprensivo è stata taciuta per un disinteresse da parte dei presenti. “Segnalo – prosegue il genitore puntando il dito – che in altri paesi limitrofi al nostro, i Dirigenti Scolastici dei neo Istituti Comprensivi hanno monitorato le varie situazioni e opinioni mandando a casa di ogni singola famiglia un questionario con il quale si chiedeva il parere al riguardo del delicato tema del “tempo scuola”. La domanda che ci poniamo, noi circa 79 genitori (per loro pochi??) che hanno sottoscritto l’istanza presentata al Preside Brienza “ quando inizia e quando finisce la democrazia?”.

Dopo una simile esperienza, terminano i genitori – “esprimiamo tutti il nostro più grande rammarico per la leggerezza con la quale i gentili rappresentanti dei genitori non ci hanno rappresentato”. “La nostra voce non si fermerà – chiudono – e andremo avanti soprattutto per capire se è possibile avere un Istituto Comprensivo gestito diversamente per i tre ordini. Chissà cosa direbbe il Provveditore agli Studi o il Direttore Generale se sapesse che il nostro Istituto Comprensivo è gestito diversamente per i tre ordini, con la piena approvazione del Collegio docenti, Consiglio d’istituto e soprattutto il Preside”.

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