Acqua, quanto ci costi!
Povera agricoltura. Che ‘mazzata’ si sta per abbattere su di essa. Dal 15 giugno prossimo, gli agricoltori della provincia di Bari dovranno fare i conti con gli effetti della delibera 858 del 3 maggio 2013 adottata dalla Giunta regionale, la quale approva le nuove tariffe irrigue da far applicare all’ Agenzia per le attività irrigue e forestali (Arif) relativamente agli impianti irrigui della nostra provincia. Abbiamo raccolto le prime testimonianze di alcuni cerasicoltori del nostro territorio e i loro commenti sono totalmente negativi, soprattutto per la difficile situazione in cui versa il sistema e, gravare gli agricoltori di rincari eccessivi per il costo dell’acqua, significherebbe dare un colpo terribile all’intera filiera. Ma vediamoli questi rincari.
La tariffa irrigua applicata dall’Agenzia risultava essere per il comprensorio irriguo di Bari di 0,34 €/mc. Il costo dell’acqua per gli agricoltori diviene insostenibile poiché le tariffe risultano essere raddoppiate, essendo le nuove tariffe irrigue, per il comprensorio di Bari di 0,70 €/mc. Gli agricoltori di Turi e dei paesi limitrofi invitano il Governo regionale e il presidente dell’Arif a sospendere gli effetti dell’attuazione della delibera 858 del 3 maggio 2013, che raddoppia il costo dell’acqua e a intraprendere iniziative che non penalizzino il settore agricolo già indifficoltà, vessato dalla crisi dei consumi e dall’alta pressione fiscale.