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Cultura

Il segreto della cultura musicale

Domenica 5 maggio il vento portava con se la musica di due talenti internazionali, riconosciuti dalle interpretazioni che smuovono i cuori più avversi e indifferenti. Al violino la M° Mariarosaria D’aprile e al pianoforte il M° Tommaso Cogato. Un duo musicalmente vivo e dinamico, caratteristico per l’interpretazione che coinvolge mente e anima.

Presso la sala teatro della Chiesa Madre di Turi, adornata dai vivaci quadri su tela di Sharon Rella, ha inizio la I Rassegna musicale e teatrale “Le domeniche a teatro”, una grande opportunità per i turesi amanti dei concerti da camera, a cura dell’Associazione “Chi è di scena?!” di Ferdinando Redavid.

In apertura di “Sinopsi Concerto”, tema della prima serata in compagnia degli interpreti D’Aprile e Cogato. Le prime linee sinusoidali si sono mosse con la Sonata a preghiera su un motivo del Mosè di G. Rossini “Dal tuo stellato soglio”.

L’introduzione della sonata ha seguito una cadenza ritmica malinconica e ripetitiva, sino ad aprirsi in un gioco armonico. A seguito, in occasione del bicentenario di Verdi, il pianista Cogato ha scelto di interpretare  “La Grande Fantasia” sulla “Traviata” di Verdi, opera del celeberrimo pianista e compositore austriaco Sigismund  Thalberg, note struggenti e dense di passione.

Il penultimo brano eseguito è stato la Sonata op.100 di Brahms, un’esposizione armonica di suoni leggermente percettibili e delicati sino a divenire imponenti e sfacciati.

In chiusura la grande opera “La Fantasia” sulla “Carmen”, introdotto come colonna sonora nel film Humoresque di Waxman.

La dinamica è colorata da suoni virtuosistici; dalla fuga, all’amore, al dolore; come se il vento ti trasportasse dove nessuno può sentirti e si è davanti alle proprie emozioni che non chiedono altro di essere vissute. Qui il sipario di chiude e gli applausi si elevano interrottamente. Subito la parola alla violinista che ha ringraziato tutti d’essere presenti per questo progetto che Ferdinando Redavid assieme ai suoi collaboratori, Lorenzo Salvatori, Nicola D’Alessandro, Zeudi Rella, stanno portando avanti con tanto amore. Inoltre la violinista sensibilizza al sostegno di questa iniziativa.

Passa poi i microfoni al consigliere Antonio Tateo, onnipresente quando si tratta di cultura e talenti turesi. Questi ringrazia tutti e spera che il richiamo alla musica sia ancora più forte nei prossimi concerti e spettacoli teatrali, poiché è un bene culturale che solleva gli animi e il corpo.

Infine Ferdinando Redavid ringrazia davvero tutti, in particolare l’amministrazione comunale, l’arcipretura curata nella persona di Don Giovanni Amodio e tutti gli sponsor che hanno concretamente creduto in questo progetto: Fimer, Menelao a Santa Chiara, Xilus infissi in legno, La Pernice, Al Setaccio, Parafarmacia Dott.ssa  Ragusa, Rosso Sapore e La Casa Musicale Luisi per la messa a disposizione del pianoforte.

“Chi è di scena!?” vi aspetta numerosi il 26 maggio con la conferenza-spettacolo “Brutti  come il debito”.

 

Bilancio, 5mila euro per musica e teatro

“Solo 5mila euro!?”, ci scapperebbe di dire. Vale tanto la nostra vita intima, economica e sociale? Solo 5mila euro. Il valore dell’intera rassegna va oltre i 20mila euro. Il costo reale si aggira intorno ai 12mila euro e il Comune ci mette 5mila euro di risorse pubbliche. Il resto lo hanno fatto i privati, ovvero gli sponsor che hanno creduto nella ‘Prima rassegna musicale teatrale’ voluta dal consigliere delegato alla Cultura Antonio Tateo: “Con questa rassegna – ha ribadito proprio Tateo dopo il primo appuntamento – l’amministrazione comunale, in conformità alle proprie linee programmatiche, intende favorire iniziative ed eventi atti a valorizzare e diffondere tutte le espressioni culturali, musicali e teatrali del territorio. Nella consapevolezza – ha continuato – che la Cultura è occasione di crescita individuale, occasione di lavoro e, conseguentemente, di sviluppo territoriale”. 

Ma allora ci viene da pensare che 5mila euro siano un po’ pochini. Certo, nei comuni limitrofi – si potrebbe obiettare – forse non ci sono nemmeno quelli per questo genere di iniziative. E chi scrive lo sa bene. Come si muove l’economia se il pubblico non fa un passo in avanti? Un’azienda privata si indebita per investire su ricerca e sviluppo (cioè per migliorare prodotti e servizi), a fronte di un piano di espansione che prevede un incremento dei fatturati. E negli Stati Uniti, nei periodi di crisi, si investe in quantità ben maggiori rispetto a quelli di ‘vacche grasse’. Questo perché – quando sarà passata la crisi – chi avrà investito (anche) in pubblicità e comunicazione avrà dimostrato di essere un’azienda solida agli occhi del consumatore. E la solidità, permetteteci, è il risultato di politiche aziendali sane. Stesso dicasi per il pubblico, che deve continuare a investire sulle risorse del territorio per favorire l’arricchimento dei cittadini. Un arricchimento culturale, si intende. Aspetto valoriale di un’amministrazione che dialoga con i cittadini e li conduce su un binario di crescita e che viaggia parallelo a quello della maturazione collettiva.

Tateo parla di posti di lavoro, di occupazione. Noi parliamo di una serata vuota. Non in sala che, sebbene il pienone ci stesse tutto (visto il portentoso livello di esecuzione del duo esibitosi), avrebbe avuto bisogno di ben più ampia diffusione. Alle 22 di domenica, fuori dal teatro, nonostante la calda serata, nella via centralissima che conduce alla villa comunale abbiamo notato il deserto. La divagazione, in ogni caso, non ci distragga dall’elemento principe: l’investimento sui giovani talenti che per far fortuna sono scappati (‘male’ del nostro tempo) in Spagna, a Siviglia, e sono tornati a casa per contribuire allo svecchiamento dell’approccio culturale di questo paese. Hanno accettato l’invito di Ferdinando Redavid, direttore artistico della rassegna, che quest’anno compie 25 anni di carriera musicale, ma giovanissimo di età (ha appena 34 anni), che ha pensato anche a loro quando ha messo in piedi il programma: “Ho pensato alle eccellenze locali e internazionali, ed è per questo che ho voluto aprire con loro (riferendosi a Mariarosaria D’Aprile e Tommaso Cogato, ndr), che risiedono a Siviglia e lavorano con Daniel Baremboim (direttore artistico della Scala di Milano, ndr)”. Ma qual è il filo rosso che unisce la rassegna? Precisiamo: si tratta di 10 appuntamenti che accompagnano lo spettatore fino a dicembre prossimo (l’ultimo evento è in programma per il 22): “Portare delle manifestazioni nel nostro paese che possano variare dalla musica classica al jazz al teatro..”. Gli spettacoli sono a pagamento, solo 5 euro (con possibilità di abbonamento): “Tra questi ci sarà anche Antonio Stornaiolo”. Due sono a titolo gratuito, uno di questi previsto per agosto all’aperto nel centro storico e dedicato al bicentenario dalla nascita di Giuseppe Verdi (l’altro si è già svolto come apertura della rassegna). “Mi sono avvalso – ha riferito ancora Redavid – delle amicizie collezionate in questi anni, motivo per cui siamo riusciti a contenere i costi”.

“Sarà tutto regolarmente documentato”, ha sottolineato Tateo. “Non riteniamo di aver sprecato risorse pubbliche – ha proseguito – anzi, bisogna investire in cultura per offrire crescita individuale e posti di lavoro. Gli artisti sono dei lavoratori e occorre dare un segnale. Nella cultura bisogna investire. E certamente abbiamo bisogno di partecipazione del pubblico: ritengo che prima di chiedere un luogo per fare manifestazioni occorra partecipare. L’appuntamento ora, dunque, è con ‘Brutti come il debito’, per domenica prossima, 26 maggio, con argomenti di stringente attualità: attraverso il teatro scoprire cosa avviene nel mondo bancario, assicurativo e negli acquisti quotidiani”. Sipario alle 20.

“Scommettiamo su questa operazione culturale nel nostro paese”, è stato il leit motiv dell’intera operazione. Dalla partecipazione del pubblico potrebbe dipendere, per l’avvenire, un eventuale progetto di project financing, che (tanto per chiarire) riguarda quelle opere che in futuro si autofinanzino. Intanto l’amministrazione fa sapere di essere attenta e aperta ai progetti di cultura che potrebbero essere presentati.

Marilena Rodi 

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