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Cultura

I Dallando al Tatì

Venerdì scorso al Tatì, noto locale barese, si sono esibiti i “Dallando”, tribute band di Lucio Dalla, nata un anno fa dopo la morte del grande cantautore.

I presenti hanno avuto modo di ascoltare e di cantare, con grande entusiasmo, diversi brani tra cui “Se io fossi un angelo”, “Caro amico ti scrivo”, “Anna e Marco” sul primo amore che non si scorda mai, “I.N.R.I.”, la romanticissima “Caruso”, seguiti da un medley finale di canzoni scritte dal Nostro dagli anni ’70 in poi.

Fa parte del gruppo un nostro compaesano Piero Rinaldi che ha risposto ad alcune domande poste dai nostri microfoni.

Ma c’è anche un’altra turese che cura le pubbliche relazioni del gruppo e che ringraziamo per averci fatto da gancio con i musicisti: l’intraprendente Tina Ottavino.

 

Quali sono i componenti del gruppo?

“Piero Rinaldi voce, Rocco Corcelli pianoforte e tastiere, Pino Mazzarano chitarre, Pino Parisi, ma eccezionalmente sostituito da Gianluca Aceto al basso e Michele Acquafredda alla batteria.

E’ una band di notevole spessore artistico; ognuno individualmente si è distinto nel corso degli anni nel suo strumento, con partecipazioni in progetti di musica jazz e pop, con artisti noti in ambito nazionale ed internazionale.”

Sei originario di Turi?

“Io non sono originario di Turi, anche se questo paese mi ha attratto subito per la sua tranquillità e mi ha adottato a pieno titolo.

Sai, una cosa è vivere in una città come Bari, così caotica e frenetica anche nel primo pomeriggio e nella notte, altro è mettersi sul terrazzo di casa, verso le due del pomeriggio e sentire solo gli uccellini che cinguettano o trascorrere la notte d’estate a godersi lo spettacolo delle stelle nelle notti senza luna.

Un paese a misura d’uomo, molto calmo, a volte troppo!

Però in fondo se vogliamo tornare nel caos basta spostarsi di quaranta chilometri ed il gioco è fatto!”

Cosa fai nella vita, oltre il cantante?

“Ho fatto questo lavoro per molti anni. Sono stato in tutti i locali dove si faceva pianobar, dai diciotto ai ventinove anni,  insieme a Rocco Corcelli e successivamente anche a Pino Mazzarano che sono come dei fratelli per me.

Con Rocco ci conosciamo dall’età di sedici anni, quindi immagina…una vita! Siamo cresciuti insieme anche musicalmente!

Pino l’ho conosciuto qualche anno dopo e mi sono letteralmente innamorato del suo modo di suonare la chitarra. All’epoca a me piaceva molto Pino Daniele, avevo imparato a fare con la voce gli ‘assoli’ nota per nota e lui riusciva a fare lo stesso con la chitarra!

All’età di ventiquattro anni purtroppo ho perso mia madre… il chitarrista che suonava con noi in quel periodo ebbe un incidente grave per il quale stette in coma per sei mesi e quella che cinque anni più tardi sarebbe poi diventata la mia prima moglie mi chiese di smettere.

Quindi, ho rispolverato il mio diploma di Perito Commerciale e Industriale (sono diplomato Ragioniere) e per tanti anni ho fatto il Responsabile Amministrativo per conto di diverse aziende commerciali ma da dicembre scorso sono disoccupato, motivo per cui ho ripreso ad occuparmi di musica a tempo pieno, che fra l’altro è sempre stato il mio amore nascosto.

Ora ho un contratto triennale con un agente ed abbiamo dei bei progetti in mente. Mi sono dato questo periodo sabbatico durante il quale però mi aspetto che possa succedere di tutto.”

Qual è stata la soddisfazione più grande che avete avuto da quando si è composto il gruppo e qual è la cosa più bella che vi hanno detto i vostri fan?

La soddisfazione più grande è veder crescere sempre più il nostro pubblico, serata dopo serata. Dalla prima, in cui c’erano solo un centinaio di persone, per lo più parenti e amici, alle ultime, dove il pubblico si è differenziato ed è stato più numeroso.

La cosa più bella che ci hanno detto i nostri fan è che questa band, è la migliore che abbiano sentito in giro negli ultimi decenni, un’esplosione di passione.

La soddisfazione più grande è sentirmi dire da più spettatori dopo lo spettacolo: ‘Sai io non lo conoscevo poi così bene Lucio Dalla, da stasera lo vedrò con occhi diversi… comunque grazie!’.

Se il nostro intento era quello di diffondere la poesia di Lucio, mi sa che ci stiamo riuscendo! 

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