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Ci sono pressioni ma nessuno si illuda di andare all’assalto del Pug

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Inseguivamo il Sindaco da qualche settimana. Pug e finanza, ci tormentavano. Le reazioni al comizio di Lenato ci incuriosivano…

D’Autilia ha accusato pesantemente la sua amministrazione di non aderire all’iniziativa in difesa del Giudice di Pace. Perché avete gettato la spugna?

“Da amministrazione responsabile quale siamo abbiamo cercato di verificare se  ci fossero le condizioni di possibili ripercussioni in termini di danno erariale, dei quali abbiamo qualche esempio in questi giorni, o di debiti fuori bilancio, lasciando, ad esempio, alla disponibilità del consorzio dei sindaci la determinazione delle cifre da utilizzare. In questi giorni è arrivato, senza nessun onere di spesa, il parere da parte di un amministrativista, un ex presidente del Tar che sostituirà uno dei componenti dei saggi. Questo parere verrà fatto proprio dal segretario generale e, in buona sostanza, sembra accordare la disponibilità a partecipare e condividere l’idea degli altri sindaci. Nei prossimi giorni, verificata la volontà degli altri primi cittadini, mi accingerò a inviare al sindaco De Miccolis la decisione di condivisione della scelta fatta, impegnandomi nel prossimo consiglio comunale ? che non potrà essere quello del 29 aprile ? a prendere una decisione formale. Ovvero, non daremo risorse umane ma garantiremo una cifra che sarà fissa e valevole solo fino al termine del mio mandato, in modo da fare un passaggio il più corretto possibile dal punto di vista amministrativo”.

La nuova responsabile del settore finanziario sarà qui per un tempo limitato, appena sei ore. Riuscirà a gestire un’area così complessa in maniere proficua?

“Non c’erano altre disponibilità, è stata una scelta quasi obbligata. Tuttavia, stiamo studiando la situazione mese per mese ed intanto ci siamo assicurati una persona in gamba, con le cui competenze potremo approvare il bilancio. Inoltre, siamo quasi sicuri di riuscire a raggiungere un accordo con il Comune di Cellamare per prorogare la disponibilità della dott.ssa Lacasella fino a settembre, momento in cui raggiungeremo un assetto definitivo e stabile per un settore strategico dell’amministrazione. Aspetto non meno rilevante è che oggi stiamo conseguendo un importante risparmio grazie all’impegno del segretario Rubino e degli impiegati del settore”.

Questione Boc. Esiste un problema fondato oppure esistono sono rancori e voglia di protagonismo mediatico?

“Non guardo né ai rancori né alla voglia di protagonismo, sto a quanto è stato notificato dalla Corte dei Conti che ci ha chiesto di verificare l’intera situazione, appurando se questi Boc possano essere estinti e se sia utile o meno per il Comune. Stiamo facendo il nostro dovere come ci legge ci impone, le opinioni servono a poco”.

Come si sta procedendo rispetto alle contestazione della guardia di finanza sugli alloggi popolari e sull’ex cinema Zaccheo?

“Per quanto riguarda l’ex cinema Zaccheo sono sicuro della correttezza degli atti amministrativi, sia quelli relativi all’acquisto che i successivi. Se ne può discutere sul piano politico ma sul piano della trasparenza e della correttezza non c’è nessun problema. Speriamo nei prossimi giorni di poter chiudere definitivamente questa telenovela che dura da troppo tempo. Quanto al problema degli alloggi Erp (edilizia residenziale popolare), come amministrazione ci siamo posti subito il problema del mancato incasso, del mancato adeguamento Istat dei canoni e dei mancati controlli, previsti periodicamente dalla legge sui requisiti dei beneficiari.  Tanto per questi alloggi quanto per i locali affidati alle associazione ci siamo già attivati al fine di mettere ordine, ora aspettiamo solo che il tecnico ci fornisca il bando per la graduatoria. Capiamo bene che si tratta di un settore sensibile e che ci scontreremo con la parte più povera e sfortuna della società, ad ogni modo, in un momento in cui le risorse sono poche e le richieste tante, è bene adempiere a due principi fondamentali: la correttezza amministrativa e l’equità verso tutti. Spetterà poi alla Corte dei Conti e alla Guardia di Finanza fare i propri accertamenti e verificare se ci sono state responsabilità nella gestione passata”.

Passiamo alle vicende politiche nazionali. Come inquadra la rielezione al Quirinale di Napolitano?

“È sintomatico della difficoltà dei partiti a dare risposte.  È sorprendente la disfatta del PD e devo dire che, pur non avendo particolare ammirazione, il leader che si è comportato meglio è Berlusconi: è indubbio che, se si fa un governo, è soprattutto merito dell’ex premier, che ha accettato di mettere da parte parecchie ambizioni. Non so che cosa riusciranno a fare insieme due scuole di pensiero completamente diverse, anche in considerazione del fatto  che non avranno più l’alibi di Monti. Per esperienza so bene che quando si governa i voti si perdono non si guadagnano, ma spero  che quest’intesa serva ad adoperarsi in favore delle riforme che l’Italia, e in particolare i territori più poveri come il nostro, necessitano da tempo”.

Ritiene che, approvata una nuova legge elettorale, si deciderà di sciogliere le Camere?

“Agire in questo modo sarebbe un altro segno di egoismo politico, ossia per impedire a Grillo di acquisire nuovo consenso. Non può essere questo l’unico obiettivo del costituendo governo considerando il prezzo pagato: si è scomodato Napolitano; si è frantumato il partito rappresentate l’area di centro-sinistra e si sono rotte una serie di alleanze , da quella tra Vendola e il PD a quella tra Fratelli d’Italia e il PDL.  Dubito che si faccia tutto questo solo per una legge elettorale. A parte queste valutazioni di ordine politico, è bene tener presente che la gente non può più aspettare, si impone la costituzione di un esecutivo che dia delle risposte alla crisi economico-finanziaria, che non accenna a diminuire e che vede noi sindaci in trincea a fronteggiare le tante difficoltà che incontriamo ogni giorno”.

La rottura del PD ha portato, a livello locale, le dimissioni del segretario Risplendente.

“Non ne ero a conoscenza. Me ne dispiaccio poiché sia risplendente che il PD sono una risorsa che poteva essere molto utile alla dialettica e alla condivisione di soluzioni di problemi. Il PD a livello nazionale sta dimostrando di aver dilapidato un tesoro che sembrava a portata di mano principalmente per l’assenza di una leadership capace di competere con quella del centro-destra. Spero che la nomina di Letta possa dare il tempo al Partito Democratico di ristrutturarsi: il pericolo è che il voto di protesta, in parte canalizzato dai partiti di sinistra, possa crescere e concretizzarsi in una opposizione sempre più ampia che metta a rischio la vita democratica del Paese”.

Cosa risponde alle accuse rivoltele durante il comizio di “Impegno per Turi”?

“Non intendo rispondere, mi interesso poco dei comizianti di professione e dei partiti che parlano sui palchi invece che nei luoghi deputati al confronto istituzionale, come le commissioni, le conferenze dei capigruppo e i consigli comunali. Non ho risposto neanche alle tante ingiurie,  ai limiti della querela, consapevole che questi comizi, queste commedie spesso da ridere, sono sempre state fatte e non hanno mai avuto rilevanza. Mi sforzo di mantenere una certa sobrietà per il ruolo istituzionale che rivesto. La campagna elettorale, mi dispiace dirlo, è già finita e noi l’abbiamo vinta; oggi sono i cittadini l’unico interlocutore cui dare risposte in merito all’operato di questa amministrazione”.

Eppure in parte è entrato nel vivo della polemica, definendo Lenato uno “sfigato”.

“Mi dispiace che qualcuno abbia voluto riportare il mio pensiero in modo scorretto: non ho mai personalizzato. Mi sono limitato a fare una riflessione di carattere generale, utile a sdrammatizzare la situazione: perché mi devo preoccupare di persone che, in passato e nel presente, hanno sempre perso, anche quando anno vinto? Davanti a persone che, evidentemente, non hanno nel loro dna la capacità di fare progetti vincenti, che senso ha impegnarmi per ribattere? Se poi aggiungiamo che parlano anche quelli che non si sono mai visti a Turi, quelli del gruppo “chi l’ha visto”, qualsiasi replica risulta superflua. Approfitto, comunque, per precisare che ho rispetto dei consiglieri di Impegno per Turi, anzi ritengo che nessuna amministrazione prima della nostra abbia dimostrato tanto rispetto e volontà di coesione nei confronti di chi è stato eletto dal popolo. E lo stesso pretendiamo nei nostri confronti: il popolo ha deciso di darci la propria fiducia, quando le urne daranno un risultato differente, sarò il primo a riconoscerlo. Voglio ricordare che, durante il periodo in cui non ho rivestito il ruolo di primo cittadino, non ho mai rilasciato interviste pro o contro qualcuno; ho sempre lasciato agli amministratori in carica la funzione di protagonisti della vita politico-amministrativa del paese. Concludo invitando gli esponenti di Impegno per Turi, se ne saranno capaci, a presentare gli aspetti propositivi delle proprie osservazioni in Consiglio, qui potranno essere discussi e valuti dall’assise”.

Sono passati diversi mesi da quando è stato eletto come sindaco. Qual è la percezione che ha di questo incarico?

C’è poco da emozionarsi facendo il sindaco, c’è da levarsi di torno emozioni e suggestioni . “Ogni giorno bisogna lavorare sodo. Sapevo che c’erano tante difficoltà, alcune delle quali vengono dal passato e hanno bisogno di tempo e dedizione per essere archiviate una volta per tutte. Nonostante questo,  Turi mi ha votato e devo corrispondere il consenso ricevuto, continuare ad utilizzare la bicicletta che mi hanno dato i cittadini. Quello che posso dire è che non penso di fare miracoli o di essere il miglior sindaco possibile, aspiro ad essere il sindaco che lavora e cerca con l’aiuto di una squadra, che è alla prima esperienza, di risolvere il maggior numero di problemi. Possiamo avere qualche carenza in termini di competenza o determinazione, ma non manca la trasparenza, la correttezza e la onestà nel nostro comportamento. E a tal proposito, si è parlato di denuncie e riunioni a riguardo del PUG (Piano Urbanistico Generale). Premesso che il provvedimento non è stato ancora portato in Consiglio, il fatto che questo PUG è stato approvato dall’assessore regionale Barbanente con la presenza continua e costante di un consigliere di opposizione, Nico Catalano, la dice lunga sulla volontà essere trasparenti ed equi, senza tener conto dei tanti interessi. Inoltre, avremo il supporto di un’ex presidente del TAR che, senza oneri aggiuntivi, ci aiuterà a controllare che tutti gli adempimenti successivi al PUG siano fatti nella correttezza estrema. Nessuno si illuda che sarà possibile l’assalto al PUG, almeno finché ci sarà il sindaco Resta”. 

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