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Cultura

Il tenore che incantò Moro

Giovanni Maiuro Tenore

Circa un anno fa, sul nostro settimanale vi abbiamo raccontato dell’aiuola dimenticata nei pressi dell’edicola della chiesa San Giovanni. Difficile non notare la presenza delle rose nella piccola aiuola. Ci avevano rivelato da queste parti, ogni anno, un signore che vive a Turi si dedica all’innesto di nuove rose senza pretendere un solo centesimo. Una passione quella per le piante che Giovanni Maiuro, 90 anni il prossimo 27 aprile, ha coltivato sin da bambino. Infatti, già a quindici anni aveva ereditato molto bene il mestiere del padre, potatore; così, Giovanni cominciò a guadagnare i primi soldi.

Nei giorni scorsi, mentre passeggiavo in piazza, incontro un signore che con tanta ironia e semplicità si presenta: “Ciao, sono Giovanni Maiuro fiduciario del Palazzo Marchesale”. Non faccio in tempo a rispondere che inizia a raccontarmi delle sue esibizioni da tenore. “Quando ero giovane mi piaceva cantare” – confida Giovanni, che con orgoglio decide spontaneamente di aprirsi e di ripercorre alcune tappe della sua vita. La musica è una passione mai nascosta, probabilmente poco sfruttata, perché Giovanni ha delle grandi doti. Lo interrompo. Voglio prima di tutto conoscere la sua vita.

Giovanni ha lavorato per trentuno anni nel Palazzo Marchesale. Quando è andato in pensione ha costruito una villa, dove ora vive solo con la sua famiglia, vale a dire con il suo bellissimo giardino. Una famiglia numerosa: fiori e rose, una passione che non tramonterà mai. “Sai, mi conoscono anche come tenore” – racconta e confida che, salvo qualche occasione particolare, non ha mai cantato a Turi perchè è un paese diffidente. Quando ha conquistato sua moglie cantandole una serenata, lo immagini come un elegante tangero, con una delle sue amate rose tra i denti e le braccia invitanti, con la spavalderia di un tempo. Ma la sua vera arma di seduzione è stata la voce, che non passò inosservata. “Domani ti porto due fotografie che custodisco gelosamente a casa” – promette entusiasta. Sono due foto di circa 50 anni fa, entrambe in bianco e nero. “In un di queste foto cantavo in occasione del matrimonio di Maggiolini. Fu invitato il Presidente Moro che si presentò con i suoi seguaci. Mi ricordo che su sua richiesta cantai “Buongiorno Tristezza”. Successivamente ho cantato Incantatella, Maruzzella e Torna a Surriento. Fu una bellissima festa. Non me lo dimenticherò mai. Moro si complimentò” – ricorda Giovanni, mostrandomi il prezioso documento fotografico. Ha cantato in altre occasioni importanti e a casa ha alcune registrazioni dell’epoca che conserva con tanta cura.

Il giorno dopo ci incontriamo e Giovanni mi consegna due cd con le sue canzoni: “Due anni fa hanno suonato a casa due giovani che mi conoscevano come cantante. Volevano ascoltare le mie canzoni e mi hanno proposto di realizzare il cd con le mie registrazioni d’epoca. Ascoltali”. In questi dischi è impressa la memoria storica di un uomo speciale. Cari turesi, a 90 anni non è mai troppo tardi per diffondere la sua opera soprattutto tra le giovani generazioni. Glielo dobbiamo tutti. 

Giovanni Maiuro Tenore

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