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Politica

Legge Trasparenza, Turi e il “palazzo di vetro”

Gianbattista Rubino

Abbiamo studiato la nuova normativa e stiamo iniziando ad elaborare una proposta da presentare al Consiglio Comunale, cui è demandato il compito di modificare il regolamento esistente in base alle indicazioni di legge”.  Così il Segretario comunale, dott. Giambattista Rubino, illustra i passaggi che il Comune di Turi compirà per adeguarsi alle recenti disposizioni introdotte dalla legge sulla trasparenza amministrativa, precisando che “esisteva già un regolamento, risalente al 1990, che disciplinava l’accesso agli atti amministrativi; il nuovo decreto ha il merito di rendere più incisive queste procedure, impegnando ogni Ente a dotarsi di un responsabile per la trasparenza, un principio che dovrà diventare sostanziale e non formale”.

“Tra l’altro ? prosegue Rubino ? da tempo il Comune di Turi pubblica tutte le deliberazioni, le comunicazioni e i provvedimenti amministrativi sul proprio sito web, dando massimo adempimento alle direttive che hanno istituito l’albo pretorio informatico. Anche questo aspetto sarà implementato con la modifica legislativa che entrerà in vigore dal prossimo 20 aprile“.

E proprio a riguardo dell’albo pretorio online, viene finalmente palesato il motivo per cui non sia  ancora disponibile un archivio delle determinazioni. “Ad oggi ? spiega il segretario ? abbiamo inserito sulla piattaforma un link specifico, “Consultare Atti”, in cui sono archiviate tutte le delibere di Giunta e del Consiglio comunale dal 2009 in poi. Non è ancora stato possibile procedere con un archivio delle determinazioni in quanto, essendo oltre un migliaio all’anno, assorbirebbero troppo spazio nel server che gestisce il sistema. Si è dovuta fare la scelta di pubblicare ogni determinazione esclusivamente per il vigente periodo di quindici giorni, scaduto questo termine vengono eliminate. Tuttavia, c’è un progetto (Turinforma) avviato due anni fa e finanziato dalla Regione, che sta a poco a poco decollando e che dovrebbe permettere, in tempi ragionevoli, di potenziare l’intero servizio, creando un database anche per le determinazioni. Questo nell’ottica di un principio ormai consolidato: più gente può partecipare alla vita amministrativa, prendendo visione degli atti ed esprimendo senza confusione il proprio giudizio, migliore è il risultato finale“.

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