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Attualità

Governare. Voce del verbo servire!

 pasqua-2013

Domenica scorsa durante l’ascolto del racconto della Passione di Gesù, sono rimasto colpito dall’episodio della lavanda dei piedi che Gesù fece ai suoi discepoli prima della sua morte. E ai ragazzi che partecipavano alla Messa, ho spiegato il motivo.

Il compito di lavare i piedi agli ospiti che arrivavano in casa era solo ed esclusivamente dello schiavo, dello sguattero, del servo, l’ultimo arrivato.

Si.Perché al tempo di Gesù non c’erano le strade con l’asfalto,non c’erano nemmeno i bitumai che curavano la loro manutenzione  dalle buche, dai dissesti, dai cedimenti, e non c’erano nemmanco i  netturbini che le tenevano pulite da escrementi di animali e di vario genere.

Pochissimi si potevano permettere i sandali durantegli spostamenti da una città all’altra. La maggior parte andavaa piedi nudi e alla fine del cammino, quando si arrivava sull’uscio della casa, non si poteva entrare se non a piedi puliti dalle escoriazioni, dai cattivi odori, dalla polvere e dalle sporcizie di vario genere.

A questo ingratocompito era deputato il servo, l’ultimo servo arrivato. Perché quest’ufficio era il più deplorevole e ci voleva uno “stomaco” di ferroquando dovevi  entrare  in contatto con odori acri, sangue e sporco accumulati durante la strada.

Gesù, lasciando tutti di stucco, soprattutto quelli che gli giravano intorno solo per i miracoli che faceva o lo attorniavano per la buona fama che lo circondava, prende il grembiule, si arma di brocca piena d’acqua e catinosi mette il grembiule e fa come il servo, l’ultimo servo arrivato e dice a tutti che se volete essere grandi, dovete diventare piccoli, se volete essere i primi,  dovete diventare gli ultimi e se volete comandare, dovete imparare a servire.

Come risulta di grandissima attualità questa storia!

La Chiesa l’ha capito e, grazie a Dio, ha voltato pagina. Si sta mettendo in “gareggiata”, come si dice. Dio le ha mandato un Uomo, Francescoche, con semplicità e determinazione,  con umiltà e rigore, sta girando il timone della sua storia in altre direzione a lei più consone.

E la politica che, purtroppo, non l’ha ancora capito!

Pensa ancora che contare sia l’obiettivo principale del suo essere e del suo esserci. Ha dimenticato che comandare significa pensare primaagli altri e poi a se! Dimentica, purtroppo, che ha il dovere gravissimo di fare e di pensare agli “affari degli altri” e non ai propri.

Mi viene naturale e spontaneo, come credente, il bisogno di pregare! Si. Di pregare per i tantissimi viandanti del nostro tempo che a piedi nudi , sporchi e nauseabondi, dopo aver girovagato all’infinito, si sono ammassati sugli usci a bussare per poter entrare, ma non hanno trovato nessuno che, armato di brocca, acqua, catino e asciugatoio, abbia cominciato a lavare i  loro piedi, a sollevarli dai dolori e dalla stanchezza della strada e a farli entrare.

Forse perché hannola testa girata dall’altra parte, in altre direzioni!

Buona Pasqua!

Don Giovanni

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