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Allarme rifiuti in periferia

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Trascorrono le settimane e mesi, ma ancora non vi è risposta. La presenza di rifiuti devasta le campagne turesi. A riguardo l’Assessore all’ambiente, Maurizio Coppi, ha spiegato l’intervento tempestivo del Comune, effettuato con delibera il 6 Dicembre del precedente anno.

Individuate le zone contaminate dal morbo dell’inciviltà di alcuni privati si affianca la stima presuntiva, per metro quadro, dei rifiuti nocivi, inerti, ingombranti e vari. Su 674,1 mq sono presenti circa 500 kili di rifiuti dannosi, che comprendono amianto, rifiuti speciali e pericolosi. L’assessore sottolinea la pericolosità dell’amianto degradato: “L’elevato pericolo dell’amianto lo si riscontra nel maggior dei casi se utilizzato sui tetti e se è degradato. Le lastre presenti sul reportage dei vigili urbani non presentano segni di deterioramento del materiale. Ad ogni modo, sensibilizzo al censimento e ai presidi per raggiungere il risultato sull’ Amianto pari a zero. L’’Amministrazione comunale è orientata sulla riduzione dei materiali composti di amianto.”

Inoltre l’Assessore evidenzia la possibilità di un bando erogato dalla Regione per sostenere i presidi di amianto. In questo caso il Comune potrà intervenire con un finanziamento di circa 200 euro per i privati che dovranno smaltire il fibrocemento, poiché il processo segue procedure specifiche rispetto alle ordinarie. Ammesso e concesso che la Regione riprende l’attività, dato l’impasse del Presidente Vendola, il Comune di Turi attende, speranzoso, la risoluzione immediata del problema.

E’, ormai, evidente che la burocrazia italiana complica gli atti che dovrebbero essere “interventi tempestivi”; se poi ci si aggiunge il blocco regionale, l’attesa diventa smaniosa e lesiva per la nostra società e natura.

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To be continued

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