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Leo Spada: immaginate

leo spada

Immaginate un luogo dove tutto è possibile, tutto è permesso. Un luogo dove il buono è il diavolo, e il male è l’angelo. Immaginate di vivere in un luogo dove per vivere non devi lavorare, perché se lavori muori di fame.

Immaginate un luogo dove il lavoro viene beffeggiato, mentre il far nulla viene considerato, amato e coccolato.

Bene, non c’è bisogno di immaginarlo, esiste davvero ed è il nostro paese TURI.

Basta guardarsi intorno e notiamo quanto il nulla faccia da padrone. Un paese abbandonato in balia di chi del nulla ne ha fatto una professione. Pensavamo che l’amministrazione Gigantelli, fosse stata quanto di più orrendo ci fosse mai capitato. Pensavamo che con la fine del mandato della scorsa amministrazione ci fossimo finalmente liberati della più grossa iattura che fosse mai capitata nella storia dell’umanità a Turi, invece  ??……………….

Con tutto il rispetto del Burundi, paese estremamente sottosviluppato nel cuore dell’Africa, Turi gli assomiglia moltissimo.

Ma continuamo ad immaginare, visto che la fantasia è l’unica cosa che ci rimane.

Durante la campagna elettorale, un uomo con la faccia tonda tonda ed i baffi ci definì  medievali.

Bene, proviamo ad immaginare come potevano essere a quei tempi i cittadini di Turi, con tutto il suo territorio: poveri contadini che lavoravano la terra per pochi spiccioli, sbeffeggiati e maltrattati da coloro che si definivano i padroni, che sicuramente di lavorare non ne volevano neanche sentir parlare; dove al loro passaggio dovevano togliersi il cappello in segno di rispetto e sottomissione. Il territorio di Turi, a quei tempi, era sicuramente devastato, non esisteva l’asfalto, quindi strade piene di buche, sassi e quant’altro poteva venir fuori dal sottosuolo durante le intemperie ed il transito dei carri e dagli zoccoli delle mule e dei cavalli.

A distanza di 500 anni circa, cosa è cambiato?

Le strade, o quello che ne rimane ancora, (vedasi Largo Pozzi) ,sicuramente sono la prova tangibile di essere ancora nel medioevo. E’ Pazzesco. Per non parlare della popolazione, che continua a comportarsi come allora sottomettendosi a coloro che, come detto prima, del nulla ne hanno fatto una professione, ben retribuita oserei dire.

Dai palchi hanno urlato al cambiamento; si sono definiti “operai della politica” che avrebbero fatto del fare la loro ragione di vita e che avrebbero presidiato h 24 il comune, per il bene di Turi.

I cittadini si sono tolti il cappello dinanzi ai titoli sbandierati, dinanzi ai grossi personaggi che hanno sfilato e garantito per loro. Per l’ennesima volta si è tornati al medioevo, e per l’ennesima volta il turese lavoratore sta pagando coloro che del nulla ne hanno fatto una professione. Aveva ragione quel signore con la faccia tonda tonda ed i baffi. Anche se oggi si è ricreduto; ma questo lo abbiamo spiegato in un altro articolo.

Sottomettendosi a quelle persone il turese ha favorito la disfatta definitiva di un paese che pure avrebbe il potenziale sociale, culturale , economico e professionale per una ricrescita .

L’inadeguatezza dei ruoli, l’ incompetenza e l’arroganza, che caratterizza questa amministrazione, è al limite della dignità umana.

Si viene eletti per amministrare e non per oziare a spese dei cittadini. Gli indennizzi economici, sono il compenso di un lavoro che deve essere espletato al servizio del cittadino e non alla faccia del cittadino!

 Non si può andare in consiglio comunale per relazionare senza essersi preparati e senza aver studiato gli argomenti all’ordine del giorno.

Sono bastati pochi mesi e siamo tornati indietro di 500 anni. Purtroppo, finchè il turese voterà gente che in maniera statuaria da bello ed impossibile, sfila dalle scale del proprio ufficio fino al bar e viceversa, mantenendosi a debita distanza dal suolo,  assolutamente ignaro di quanto lo circonda, Turi sprofonderà sempre di più in un profondo abisso, sempre più difficile da risalire.

LEO SPADA

IMPEGNO PER TURI

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