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Politica

Turi, comune a 5 stelle?

Gazebo1

Il MoVimento 5 Stelle è certamente il fenomeno di queste ultime politiche italiane. Una vera meteora che ha lasciato scie ovunque. E dunque, di riflesso, anche a Turi, così come in tantissimi altri comuni limitrofi (a Polignano sono stati perfino eletti ben due parlamentari!), il successo era piuttosto scontato. Se questo dato dipenda tutto, o in parte, dai gruppi “movimentisti” dei singoli comuni, è da verificare. Possibile che in così poco tempo il M5S di Turi riesca a scavalcare o tallonare le forze politiche più tradizionali e radicate nel territorio? E se fossimo all’appuntamento con le elezioni comunali, come sarebbe andata a finire?

Leggendo l’intervista rilasciata da Francesco Guerra, portavoce del M5S di Turi, parrebbe di si. Noi pensiamo invece, che il fenomeno vada inquadrato in un contesto più generale e nazionale. Il successo è la reazione dell’elettore italiano, più che turese in senso stretto. Leggiamo le sue risposte alle nostre domande.

Chi è Francesco Guerra e cosa l’ha spinto ad aderire al Movimento 5 Stelle?

“Francesco Guerra è solo il portavoce di un gruppo attivo di cittadini che ha sposato le idee del MoVimento5stelle. Ci siamo attivati perché sostenitori non di un’alternativa, ma di una rivoluzione culturale. Non a caso, aggiungo, le 5stelle del nostro logo sono le prioritarie tematiche inerenti il cambiamento che condivido: acqua pubblica, mobilità sostenibile, sviluppo, connettività, e
ambiente. Sosteniamo, che solo al di fuori di legami associativi e senza la mediazione di organismi direttivi potremo parlare di cambiamento, riconoscendo a tutti i cittadini il ruolo di governo”.

Come valuta il risultato elettorale del M5S qui a Turi?

“Il risultato elettorale nel nostro Comune è sorprendente. Ci siamo attestati come seconda forza politica dopo il PDL. Oltre al consenso che si allinea a quello nazionale, aggiungerei che il vero risultato è stato soprattutto quello di vedere la prima forza del paese perdere 15 punti percentuali.
Significa che qualcosa sta cambiando anche sul territorio . Questi, credo siano anche i frutti di una campagna fatta con entusiasmo qui a Turi.
Siamo scesi in piazza (anzi in villa) nelle due domeniche precedenti il voto, sfidando la diffidenza popolare oltre che il freddo pungente. Ci siamo autofinanziati, ci siamo improvvisati attacchini di manifesti perché bisogna avere fiducia nel cambiamento… Cogliamo anche l’occasione per ringraziare tutto l’elettorato Turese e speriamo di farlo al più presto personalmente (ovvio in piazza tra la gente come ci stiamo abituando a fare)”.

Mentre a Roma si discute di alleanze, a Turi il M5S cosa pensa della maggioranza e dell’opposizione in Consiglio Comunale?

“Il M5S di Turi è un movimento di liberi cittadini che, con le loro idee, vogliono rovesciare completamente il rapporto tra governanti e cittadini, rapporto che spesso si è rivelato essere di sudditanza o distacco e disillusione. I cittadini devono riappropriarsi del Comune, un ente che deve essere al servizio di tutti. Pertanto dovranno entrare nel Comune gestendolo direttamente, liberandosi dalla morsa dei partiti e dei vecchi schemi destra-sinistra. Il nostro principio cardine è la Democrazia Partecipativa, ossia la partecipazione attiva di ogni cittadino al perseguimento del bene comune. Il M5S di Turi si concentra sui problemi dei turesi, è attento alle attività della giunta e del consiglio ma non vuole alcun rapporto né con la
maggioranza di centrodestra, né con l’opposizione di centrosinistra: nessun rapporto con i politici turesi di qualsiasi schieramento, ma partecipazione e confronto diretto con tutti i cittadini”.

Biagio Elefante sembra a tratti essere il responsabile del M5S a Turi. In lui i turesi possono riconoscersi? Cosa ne pensa?

“Nessuno è responsabile del M5S. Il MoVimento, in quanto tale, si riconosce nella comunità. Ognuno vale uno. Fondamentale è lo scambio di opinioni e il confronto democratico. Aggiungo: essere attivista (e il termine dice tutto) significa partecipare concretamente, essere propositivi, ascoltare i problemi della gente. In parole povere: ATTIVARSI. Facendo sempre riferimento al gruppo”.

Il M5S turese ha già delle iniziative in cantiere?

“Gli attivisti del M5S turese intendono innanzitutto studiare il funzionamento della macchina amministrativa locale, per poi formulare proposte concrete e precise per la risoluzione dei problemi
presenti nella nostra comunità. Punto di partenza sarà l’ascolto. Il nostro movimento nasce dal basso ed ogni nostra proposta e attività sarà il risultato di una DEMOCRAZIA DIRETTA. È nostro auspicio sentire
tutte le realtà del sociale al fine di attuare iniziative che rispecchino il desiderio della collettività per il Bene Comune. Tra le tematiche oggetto delle nostre discussioni vi sono senz’altro l’edilizia (urbanistica sostenibile), riduzione dell’inquinamento (nuove politiche di smaltimento rifiuti, mobilità ciclabile), politica a costo zero, i tributi locali, il decoro urbano  e la trasparenza d’informazione (connettività in ogni casa)”.

Pensa che il risultato elettorale possa determinare scosse nell’assetto della maggioranza e del consiglio comunale?

“A mio modesto avviso non credo il risultato possa far vacillare l’assetto. Almeno momentaneamente. La “vecchia” politica capillarizzata fino ai nostri territori tenterà di confermarsi tale. L’obiettivo del MoVimento5stelle Turi, e quindi l’auspicio del nostro giovane gruppo, è quello soprattutto di far comprendere al cittadino che dobbiamo “muoverci”, “operare”, abbandonando l’idea delle deleghe.
Solo così si potrà uscire dalla spirale del “contraccambio” che abbraccia il nostro paese e non solo. Sarà obiettivo comunitario far comprendere a tutti questo “nuovo” modo di fare politica. Ciò che conta non è il voto in sé ma la PARTECIPAZIONE… Tutti siamo responsabili di un obiettivo comune.  Il nostro auspicio è creare al più presto scosse, anzi temporali, là dove si miri a bloccare la crescita del paese. Sensazioni di un venerdì di volantinaggio aTuri durante il Mercato settimanale. Le nostre pettorine erano il mirino. Noi due i fazzoletti su cui la gente asciugava gli occhi che non hanno più lacrime. La gente è sfiduciata, disgustata dalla politica. Il bacino di voto odierno era veramente sfavorevole perché la piazza era popolata da donne
disinteressate e anziani senza più forza e speranza. Ad ogni nostro tendere il volantino si apriva un confronto. Bastava dire loro chi fossimo, del perché eravamo lì al freddo e subito vedevi sollevare la testa. Perchè nessun politicante era mai andato da loro a promettergli nulla.. ma solo a renderlo partecipe di un cambiamento che dipende da ognuno di noi. Siamo stati la spugna di tanti problemi che sono rimasti congelati con i pochi gradi di oggi, a cui noi cittadini come loro abbiamo tentato di dare speranza. Resta il rammarico che la mattinata sia passata troppo in fretta. E la soddisfazione che a terra non c’era neanche un volantino strappato…”.

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