Largo Pozzi: un video per riflettere
L’attesa dei cittadini sulla situazione di Largo Pozzi diventa snervante. I cittadini protestano e qualcuno disapprova alibito: “Ho letto su Fax che non si procede con il rifacimento del manto stradale perché fa freddo. Invece in questi giorni stanno asfaltando la strada in via Putignano. Pensano che siamo deficienti?” Le piogge degli ultimi giorni ha reso la situazione insostenibile. Abbiamo posto attenzione alla vicenda raccogliendo maggiori informazioni.
Sono trascorsi anni, da quando, Largo pozzi è un cantiere a cielo aperto. I problemi tuttavia hanno un nome e un cognome. Chi ha, dall’inizio, impostato il progetto ha commesso un errore dietro l’altro. In primis fu detto che i pozzi a largo pozzi erano una sorpresa. È stato rivisto e adeguato il progetto. Si è pensato anche a estirpare la “Madonna”. Il freddo è solo una scusa. Il problema vero sono gli errori della progettualità. All’interno del progetto pare non siano stati previsti neanche i tombini, così come non sono stati quantificati gli attraversamenti dei sotto servizi e i ripristini stradali e chiaramente il ripristino stradale. Gli errori nei progetti non sono rari, ma ripetitivi in questo paese. Via Conversano ne è la prova. I lavori, in apparenza sono terminati, tuttavia il manto stradale è disastrato. La domanda lecita sorge: chi pagherà queste mancanze? Saranno sottratti dal Comune o sarà la Regione ad assumere questa incombenza? Per quale ragione gravi errori tecnici devono ricadere interamente nelle tasche e sulla pazienza dei cittadini? Abbiamo contattato per avere delle conferme Giuseppe Denovellis, l’allora assessore ai lavori pubblici: “A suo tempo detti un’indicazione su Largo Pozzi che prevedeva l’appalto integrato. Queste mie direttive, che in altri comuni sono una regola, non sono state prese in considerazione. Anzi…” Così l’appalto è stato aggiudicato con circa il 50% di ribasso. Ovviamente, un ribasso così alto, sarebbe stato possibile solo ignorando tanti particolari. Com’è possibile ridurre i costi di spesa e non effettuare i lavori fondamentali perché sia un’opera completa e disponibile al bene pubblico?