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Marzella: la filosofia delle sue note

 marzella-intervista

 

 

Percorrendo e contando, a testa bassa, le pietre che animano il centro storico di Turi; la mente vaga e giunge sino a pensare che quel suolo fu calpestato da miliardi di antenati; magari erano uomini di alto spirito innovativo e ribelle o forse conservatori di tesori tradizionali oppure marzella-1semplicemente amanti di quella terra turese. Questo scenario è accompagnato da un sottofondo, le cui note allegre e vive fanno parlare anche la natura. Sono le note del celebre, grande ed energico M° Michele Jamil Marzella, che ha mostrato disponibilità nel farsi intervistare.
Con l’ esibizione di domenica, che ha accompagnato l’inaugurazione del libro del Prof. Buonaccino D’Addiego, “Antologia del premio Turi” , l’Improbabilband ha elevato lo spirito e rievocato i pensieri che abbattono il muro dell’intolleranza in senso ampio e ha sostituito il termine tolleranza con fratellanza e apertura verso altri mondi; tutto indirizzato verso il conseguimento del massimo completamento dell’Io più intimo. Detto ciò porgo, al M° Marzella, alcune domande che possano ben delineare il suo carisma trascritto in note.
Cosa rappresenta per lei Turi?
“Per me Turi rappresenta un ‘oasi felice e meditativa’ dove ritrovare l’Io più intimo e profondo e stimolare il mio percorso di creatività avvolto nel silenzio di un importante passato tracciato da grandi personalità e un presente forse a volte in bianco e nero ma sicuramente colorato dall’accoglienza del sorriso della gente di ogni giorno.”
marzella-2Ci descrive l’omaggio a Turi? TURI IN HABANERA.
“TURI IN HABANERA è un inno alla nostra terra turese, che poggia su note allegre e mai prevedibili che scivolano sull’amore per il nostro Paese. Questa mia opera musicale è il mio omaggio a questa terra che sta determinando la mia crescita artistica, umana e spirituale. Grazie Turi.”
Se non potesse utilizzare le note per descrivere questo paese, di quali parole si servirebbe?
“Storia, Folklore e Tradizione.”
Nel corso dell’esibizione di domenica lei ha accennato ad un Tour, ci può fornire più dettagli?
“Dopo l’avventura con Mina dove mi sono avvalso della preziosa collaborazione della Banda Cittadina ‘Don Giovanni Cipriani’, con l’Improbabilband sto avviando un altro progetto che prevede la preparazione di un cd in collaborazione con i Camillore, famoso gruppo di Bari. Partiremo subito dopo con un video ,in una serie di date ancora in fase di preparazione, e poi tante date in giro, cercando così di esportare questo prodotto artistico all’estero.
Insomma stiamo seminando e chissà germogli una grande avventura, l’importante e’ creare, sperimentare e studiare .”
State anche lavorando per un secondo Cd , di cosa si tratta? Quali sono i temi da lei ripresi?
“Sì, dopo il successo di GRIDO NERO, cd realizzato grazie alla collaborazione di amici turesi quali M°Angelo Palmisano, La ditta Rossi Restauri, Angela Rossi, Michele Boccardi Villa Menelao e Antonio Tateo, pensavo ad un secondo Cd. Siamo ancora all’inizio del cammino di scrittura, infatti in anteprima ho presentato domenica “L’ALKIMISTA” . Sarà, penso, un lavoro dedicato alle sinestesie, ai contatti tra la musica e le altre arti soprattutto volta all’immaginazione , quindi sempre tra innovazione e tradizione.”
Se mi permette, la curiosità incombe sul mio intelletto, dunque mi sento in dovere di porle questa domanda.
Come ben sa, sono a conoscenza di una sua doppia identità: l’artista e il filosofo! Ce ne parlerebbe?
marzella-4“E’ stimolante parlare con lei , mi piacciono le sue domande! Penso che nella vita bisogna aprire sempre più strade, almeno un paio. Bisogna sempre ricercare e studiare affinché ci sia crescita umana ed intellettuale.
Anni fa scoprii che all’interno del sistema di far musica si nascondeva, dietro l’apparenza della melodia , l’essenza di un qualcosa di intimo e alchimistico, quel qualcosa che mi ha portato ad esplorare mondi e civiltà nuove per poi portarmi a mettere nero su bianco questa ricerca attraverso lo studio della filosofia che ha sciolto, indubbiamente, dei nodi ; ma ne annodati tanti altri continuando per l’appunto a stimolare quel percorso naturale di crescita, che avvolte si svela nella musica altre nella vita di tutti i giorni.”
Cosa direbbe a giovani artisti che si sentono incompresi o che ricevono risposte negative dai canali di competenza?
“A tutti i giovani artisti, compreso me stesso, direi di non fermarsi mai nel cammino di ricerca , di cercare di viaggiare e di conoscere tante civiltà e tradizioni diverse dalla nostra , di avere la forza di staccare momentaneamente le radici dal proprio terreno per poi ripiantarsi più rigogliosi.”
Ringrazio di cuore tutti voi per i progetti stimolanti che state portando avanti e in cui coinvolgete anche il nostro Paese.
La sua arte apre le porte verso vie infinite della conoscenza e positività; inoltre matura un certo entusiasmo per la filosofia dei suoi testi in note, che esprimono unione nella diversità ed etica dell’essere e non dell’apparire. I nostri migliori auguri per il vostro Tour e per il vostro lavoro.

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