Campo di Turi attivo grazie alla sinergia dell’A.S.D. SporTuri e della Federiciana
Il campo sportivo di Turi è stato dato in gestione dall’amministrazione comunale all’associazione A.S.D. SportTuri di Loris Susca che si è accordato con la Federiciana Rugby di Gioia. I giocatori hanno riportato in auge una struttura fatiscente, con spogliatoi vandalizzati, vetri rotti, pannelli solari inutilizzabili e sanitari distrutti.
Abbiamo intervistato a riguardo il dirigente sportivo Luigi De Mita e la presidente della Federiciana Loredana Bellacicco.
Abbiamo, poi, ascoltato anche l’opinione del sindaco Onofrio Resta e dell’assessore alla politiche giovanili Flavio Tundo.
Come mai avete scelto Turi come comune per allenarvi?
L’idea è nata da mia moglie. Eravamo in cerca di un campo dove poter svolgere le nostre partite casalinghe. A Gioia ci sono problemi burocratici. Eravamo costretti a spostarci per gli allenamenti, sostenendo dei costi, per andare allo Stadio della Vittoria o a Taranto. Così facemmo una richiesta al comune di Turi. In prima istanza avemmo una risposta negativa perché ci fu detto che il campo era inagibile. Ma già ricevere una risposta è stato per noi il segno di un ottimo rapporto tra comune e cittadino, considerando che altri comuni come Conversano o Palagianello non ci hanno nemmeno risposto. Con la nuova amministrazione abbiamo deciso di riprovarci. Il sindaco Onofrio Resta è rimasto colpito dallo spirito dei giovani. Peraltro, anche noi siamo rimasti colpiti dai giovani amministratori e dalla sensibilità di questa amministrazione.
Ci ha colpito il rapporto del sindaco con lo sport.
Poi con l’assessore Flavio Tundo abbiamo fatto un sopraluogo. La struttura era fatiscente. Con l’ausilio dei giocatori abbiamo visto ciò che c’era da fare e abbiamo fatto i primi lavori. Il campo era come quella macchina sporca che deve essere usata per non rimanere sporca. Un fiore, una cosa bella da mostrare ma deturpata. Abbiamo sentito voci strane sul campo. Tipo che i cavi erano stati mangiati dai topi. In realtà l’impianto funzionava.
La nostra presenza, qui, non deve essere vista come qualcosa di negativo. Siamo qui anche grazie a Loris Susca. Stiamo cercando l’aiuto dei privati per ridare vita ad una struttura che è dei cittadini di Turi.
C’è una volontà politica di ridare una struttura ai turesi. La convenzione è stata firmata dall’A.S.D. SporTuri di Loris Susca, per tre anni.
É nato un feeling tra la Federiciana e Loris.
Di quanti elementi è composta la Federiciana Rugby?
La quadra titolare ha 22 giocatori. Siamo un centinaio se comprendiamo il settore giovanile. Su Gioia seguiamo le scuole elementari. Speriamo di riuscire a farlo anche a Turi.
Quanto dura il campionato?
Fino a marzo. Il rugby non si ferma mai. Prima c’è il gioco a 15, poi a 7 e poi il campionato estivo di beach rugby.
Quali sono le regole?
Le regole principali sono: onore, rispetto e lealtà.
Si avanza passando la palla indietro. Ci sono tante regole tecniche. Si placca dal petto in giù. Col placcaggio al collo si viene squalificati.
L’arbitro non si può contraddire. Viene trattato con assoluto rispetto. L’obiettivo è raggiungere la meta che vale cinque punti. Il campo è come un campo da calcio. Però, c’è tutta una linea di fondocampo.
Da quanto tempo esiste la Federiciana Rugby?
Ufficialmente da agosto 2010.
Cos’è per lei il rugby? Possono entrare eventualmente ragazzi di Turi nella squadra?
É uno stile di vita. É lo sport di tutti e per tutti. Ogni fisicità ha un ruolo.
Si. É aperto a tutti, uomini e donne. Le più brave, ad esempio, abbiamo notato che sono le bambine che giocano a rugby. Vorrei che diventasse un incentivo per Turi. Ci hanno proposto di dare il nome di Turi alla squadra.
Cosa significa essere un giocatore di rugby?
Ti cambia la vita. Entri in una seconda famiglia. C’è umanità, fratellanza. Non c’è differenza di pelle, di classe e di status. Non c’è divisione nello stadio. Non c’è vendita differenziata di biglietti. L’Irlanda del Nord e la Repubblica di Irlanda sono state unite dalla squadra di rugby. Ringrazio il sindaco, Loris e la squadra per aver reso questo sogno possibile.
Abbiamo chiesto prima al sindaco Resta e poi all’assessore Tundo, qual è la loro opinione in merito. Il sindaco ci ha risposto: “è un’esperienza nuova per Turi. Spero contagiante. É uno sport nuovo, pulito, senza scommesse, dove tutto è fatto con spontaneità, lealtà e sacrifici. Dovrebbe andare di moda. É un esempio da prendere. Il comune ha dato questa possibilità ai giovani proprio per dare loro la possibilità di sognare; per aiutarli a competere, ad avere visibilità. Facciamo il tifo per loro. Ho apprezzato la contaminazione che c’è stata tra Loris Susca e la Federiciana. A maggio darò conto ai turesi di tutto ciò. Questa scelta dell’amministrazione ha portato, senza costi, a rendere una struttura fatiscente attiva. Vi invito a vedere le foto dello stadio, com’era. Ringrazio questi ragazzi che lo hanno ristrutturato con serietà. Il contagio per Turi potrebbe essere una reciproca crescita. Certo ci sono ancora problemi strutturali da risolvere, come la tribuna. Il problema è che non troviamo le carte del collaudo. Sono sparite.”
L’ass. Tundo ha ribadito il ruolo dell’amministrazione: “il nostro obiettivo è avvicinare i turesi all’impianto sportivo di Turi. Speriamo che questa attività faccia ripartire altri sport come il calcio, il tennis e l’atletica. L’amministrazione comunale vuole che si ritorni a riutilizzare il campo anche per altre manifestazioni. Il campo deve ridiventare un punto di riferimento.”
I ragazzi della Federiciana rugby hanno realizzato anche un calendario con i giocatori che servirà ad autofinanziarsi.
Si ringraziano anche Eligio De Carolis, la signore Teresa Polignano e i laboratori urbani Bandeàpart.