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Il futuro della ciliegia: un nuovo marchio?

 Ciliegia-Gal-Turi

 

 

Turi – Il marchio “Ciliegia delle Terre di Bari” è stato questo il tema della conferenza tenutasi martedì 6 novembre 2012 nella sala consiliare del comune di Turi; organizzata dal Comune di Turi, dal Gal «Terra dei Trulli e di Barsento», dal Gal «Ponte Lama», dal Gal «Città di Castel del Monte» e dal Gal «Sud Est Barese».
Presenti a questo incontro i produttori di Bisceglie che hanno iniziato a produrre e commercializzare sotto questo marchio, raccontando la loro esperienza produttiva nella commercializzazione con aziende del nord avendo nel frattempo avuto qualche difficoltà con le catene commerciali del sud.
L’introduzione fatta da Stefano Genco (presidente del Gal dei Trulli e di Barsento) è stata incentrata sul cercare di far capire come la differenziazione del prodotto coltivato sia l’unica soluzione possibile per poter salvaguardare le tasche dell’agricoltore.
Il Sindaco di Turi chiude l’incontro auspicando la creazione di una Op (organizzazione di produttori) che unisca gli agricoltori del sud est barese con quelli del nord barese; ricordando che l’Op di Bisceglie è disposta a lasciare il suo nome per poter creare una Op nuova con un nome condiviso.
Il consigliere Tonio Palmisano responsabile comunale del Gal ci spiega come l’amministrazione vuole aiutare questo processo di integrazione: “Noi continueremo a fare delle riunioni con i responsabili degli altri Gal e i nostri produttori, cercando di arrivare ad una conclusione prima della prossima campagna cerasicola. Per noi è una buona idea e una buona proposta; personalmente penso che l’investimento non vada fatto al cento per cento, ma all’inizio in una bassa percentuale del 10 o 15 percento, perché non vado a rischiare tutta la produzione; ricordando che il 10 percento della produzione turese è la produzione totale o superiore di qualche altro paese. Queste nuove forme organizzative sono molto importanti, perché anche un centesimo guadagnato sulla commercializzazione diventa vitale. Importante, sarà nel futuro il sostegno della politica provinciale e regionale nei rapporti con le grandi catene distributrici; ma soprattutto con tutti i ristoranti pugliesi che dovrebbero essere i primi a offrire i nostri prodotti, non solo ciliegie, ai loro clienti.”
Per concludere un appunto polemico “positivo”, la manifestazione ha avuto una buona risposta da parte del pubblico turese; questa è un’ottima notizia, ma il fatto che si sottolinei la partecipazione del genere in realtà è l’indice che molte volte tali manifestazioni hanno scarso appeal sui nostri concittadini.

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