Il nulla più assoluto: commedia teatrale del Consiglio Comunale

Ieri sera si è tenuto un Consiglio Comunale monotematico. In scena l’area Metropolitana, cioè il nulla. Infatti, come ha ben argomentato il Sindaco Resta, nessun politico vuole assumersi la responsabilità di decidere. Dalla Regione all’Anci, vengono rimandate ed evitate le decisioni sul tema “e secondo me – afferma il Sindaco – questa decisione non avverrà mai”.

E così lo stesso Sindaco sembra domandarsi per quale ragione si è in Consiglio. Per decidere qualcosa che non si può decidere?

Anche Antonio Tateo, esprimendo alcuni dubbi sull’idea stessa di Area Metropolitana, conferma la tesi del Sindaco. Tateo prova a dare il meglio di sè ma a vincere il Premio Oscar per la categoria degli attori non protagonisti sono stati gli assessori che hanno saputo interpretare il nulla più assoluto come meglio non si sarebbe potuto fare. Inesistenti.

Dopo l’intervento del Sindaco ha preso la parola Franco Mercieri: “Finalmente in questo consiglio si inizia a discutere di argomenti concreti”. Purtroppo di tangibile c’è solo l’aria… metropolitana!

Dopo la comparsa di Mercieri, è salita sul palco Domenica Lenato che ha scosso il cuore degli spettatori. Con maestria poetica ha letto un lungo saggio preconfezionato non proprio attinente alla consecutio del Consiglio, ma, bisogna dirlo, è stato un racconto davvero ben letto… sembrava proprio di ascoltare uno di quei comizi appassionati di Menico Coladonato. Le pause, il tono, l’ironia, lo stile: sembrava proprio lui, Menico… ma era Domenica.

E così, mentre ancora ci si chiedeva chi avesse parlato e nel mentre Cazzetta e Carenza recitavano la loro parte sfogliando con attenzione il Corriere della Sera, ha preso la parola Nico Catalano, il quale, ha iniziato, anche lui, a leggere una lettera, tra l’altro, già inviata e indirizzata al Sindaco da giorni.

A questo punto il nostro cuore e la nostra mente era così talmente piena del nulla cosmico messo in scena dai nostri Consiglieri che abbiamo deciso di abbandonare il teatro comunale.

“Se vanno via i giornalisti – dichiara uno spettatore – il Consiglio è proprio finito, possiamo andar via…”