Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Cultura

Un bagaglio di esperienze dal nome Unitalsi

unitalsi in sagra

Confronto, riflessione e preghiera. Questi gli ingredienti che hanno contraddistinto la riunione di lunedì 17 settembre, organizzata dalla sottosezione Unitalsi di Putignano, guidata dalla presidente Angela Todisco, in collaborazione con la sottosezione Unitalsi di Monopoli, guidata dal presidente Michele Formica.

La riunione, cui ha partecipato la delegazione Unitalsi di Turi, è stata un’occasione per pregare, riflettendo sul significato dell’ultimo Mistero glorioso, “L’incoronazione di Maria Vergine nella gloria degli angeli e dei santi”, e meditare sulle esperienze di vita associativa. Una serata, trascorsa presso la sede Unitalsi di Monopoli, improntata sulla conoscenza di se e degli altri in cui ognuno ha parlato del proprio percorso di vita all’interno dell’associazione, un percorso, spesso caratterizzato dalle improvvise emozioni che solo un pellegrinaggio, come a Lourdes, sa dare aiutando ad interpretare il progetto di Dio, a guardare con gli occhi del cuore l’altro, e particolarmente chi soffre, affinché  nessuno sia concepito come un caso ma unicamente come membro di un’unica grande famiglia.

“Sono trascorsi pochi giorni dal ritorno da Lourdes – afferma un volontario – ma restano ancora vivi in me le celebrazioni vissute, i percorsi compiuti sui passi di Bernardette, la preghiera del Rosario, recitato ogni sera insieme con tutti i volontari ed in particolare con i tanti giovani che hanno impreziosito il pellegrinaggio con il loro servizio ed il loro entusiasmo. Un pellegrinaggio che per me non si è limitato ad essere un’esperienza, ma un vero e proprio frammento di vita, che diventa anche il metro con cui misurare ogni passo, ogni gesto, cioè il modo di essere e vivere da cristiani”.

Un forte bisogno di conoscenza e confronto ha caratterizzato,quindi, l’atmosfera unitalsiana, nella serata di lunedì, dove immagini sbiadite di vite trascorse insieme si affacciavano nella memoria, in un gioco di nostalgia che fa bene all’anima e che ripercorre in nome del suo fondatore, Giovanni Battista Tomassi, le autentiche tappe dell’amore, quell’amore disinteressato che si concede a chiunque, bello o brutto, ricco o povero, senza richiedere nulla in cambio se non un semplice sorriso. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *