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Cosa accade all’illuminazione pubblica?

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A Turi sembra di vivere in una discoteca, con zone che si accendono, altre che si spengono; il tutto con il disorientamento della popolazione turese.

Sono ormai settimane, se non mesi o anni, che Turi vive in una strana situazione di schizofrenia dell’illuminazione. Secondo i nostri amministratori che si sono succeduti negli ultimi anni, la scelta di ruotare le zone illuminate di sera dopo una certa ora, servirebbe per ridurre il costo energetico del paese. Ma tale costo energico non si potrebbe ridurre attuando il piano di risparmio energetico pronto nei cassetti del comune di Turi da qualche anno? Tale piano che prevede la sostituzione delle lampade ad incandescenza, ormai dichiarate fuori legge dallo scorso 1 settembre, con lampade di nuova generazione a led. Tale sostituzione porterebbe un notevole risparmio al comune di Turi e permetterebbe anche di poter illuminare tutto il paese.

Alcuni cittadini ci fermano in continuazione lamentandosi per la scarsa illuminazione per le strade, dichiarando: “Abbiamo paura di ritirarci la sera; alcuni giorni quando arrivo a casa se non accendo il telefonino non riesco a vedere il buco della serratura… non capisco perché di notte alcune zone centrali del paese, ma scarsamente abitate e frequentate, siano illuminate mentre zone periferiche ad alta densità non lo sono o lo sono poco”. Queste sono solo alcune delle lamentele di cittadini impauriti.

Nonostante i dati delle ricerche mondiali affermano che una maggior illuminazione non porterebbe miglioramenti alla lotta della criminalità; noi a Turi proviamo a verificare cosa succederebbe diminuendola del tutto, perché una cosa è scarsa illuminazione un’altra è totale mancanza di illuminazione.

Speriamo che i nostri amministratori si ravvedano presto; poiché anche loro hanno paura del buio visto che spesso lasciano le luci accese negli uffici comunali di notte. Lo faranno forse per poter illuminare via XX settembre?

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