Archivio Turiweb

La Voce del Paese – un network di idee

Attualità

E se vi azzannano… chi se ne frega!

cani 11

Siamo a Turi… È una calda sera di fine luglio e ci troviamo in via Noci. Un branco di cani randagi bianchi di media e grande taglia cena nei pressi di due cassonetti della spazzatura. Una signora con il suo bambino che non potrà avere più di cinque anni, si dirige con due sacchetti di rifiuti presso quegli stessi cassonetti.

L’incontro è inevitabile. Alcuni cani indietreggiano, altri due, però non accettano l’interruzione e attaccano. La madre afferra velocemente il bambino in braccio, indietreggia e grida. I cani si spaventano, si fermano e ringhiando mostrano i denti. Fra le lacrime del bambino, la madre si allontana mentre i cani tentano un ulteriore attacco. Poi desistono. Nessuno si è fatto male, pochi attimi di paura e nulla più.

Siamo a Turi… E la gestione dei cani randagi è a dir poco fantasiosa.  Un nostro concittadino, nella caldissima estate che ci stiamo lasciando alle porte, ritrova nel porticato della propria casa sette cagnolini nati da poche settimane. Assetati e distrutti dal caldo avevano cercato lì un rifugio. Salvatore, così chiameremo il nostro cittadino, gli darà da bere e subito dopo si recherà presso il Comune per chiedere aiuto. La prima risposta è già emblematica: “perché mai gli avete dato da bere?”. Questa è la risposta del Comune ci racconta Salvatore. E cosa avrebbe dovuto fare ci chiediamo. Pestarli?

Siamo a Turi… E la storia si complica. Salvatore insiste e il Comune ha la risposta di riserva: “Dovete imparare a conviverci.” Dunque se un branco di cani randagi decide di alloggiare presso la vostra abitazione, dovete rassegnarvi e adottarli.

Siamo a Turi… E qualcuno non demorde. “Se questi cani crescendo aggrediscono qualche passante?” chiede stupito Salvatore. Il Comune qui ha ben due risposte da dare ai nostri cittadini. La prima è quella di recintare l’abitazione. Dunque se un branco di cani randagi si avvicina alla vostra abitazione, voi recitateli dentro. La seconda risposta rappresenta il culmine dell’allegria: se dovesse accadere, il Comune è assicurato. Dunque i cittadini turesi possono stare tranquilli, se venite aggrediti il Comune è assicurato e vi rimborsa.

Siamo a Turi… e la follia è di moda. Se le risposte del Comune non sono certificabili, verba volant scripta manent, quello che accade in modo certificabile ha ancora dell’incredibile. Infatti i nostri cani, dopo la segnalazione, vengono “accalappiati”, portati presso il Canile sanitario del Comune, già sovraccarico e poi sterilizzati. A questo punto, il direttore dei Veterinari, tale Dott. Vito Radicci, certifica che alcuni di questi cani non sono pericolosi e possono serenamente tornare in libertà. Proprio così, a Turi i cani vengono se non sono pericolosi possono restare randagi.

Siamo a Turi… e non a Putignano. Il nostro Salvatore si reca dunque a Putignano per poter discutere direttamente con il dott. Radicci per comprendere come riesca a capire quali cani sono pericolosi e quali non lo sono, capire come questi cani, liberati in strada, potranno mangiare e bere. Capire. Il dott. Radicci non c’è, ma sono presenti nell’ufficio i suoi colleghi, che affermano serenamente che queste cose, loro non le hanno mai fatte. Il randagismo si combatte e non si favorisce…a Putignano. A Turi però può cambiare tutto. Come può il dott. Radicci autorizzare la liberazione dei cani? L’abbiamo chiamato ma era impegnato.

Gaetano Pirulli, ascoltato telefonicamente, conferma la procedura. I cani vengono presi, sterilizzati, “assicurati” e infine liberati. Secondo Pirulli i cani “liberati” vengono comunque seguiti e nutriti dalle associazioni e da volontari sul territorio. “Solo con la sterilizzazione si può combattere il randagismo”.

In conclusione il Comune di Turi spende e dirotta verso Cassano delle Murge oltre cento mila euro per “i cani randagi” ogni anno e da molti anni. Con quei soldi si sarebbe potuto costruire a Turi un canile extralusso ristrutturando ad esempio il vecchio macello comunale. Nonostante tutti questi soldi il servizio per i cittadini non funziona e le risposte per i cittadini sono tardive e insufficienti. Nonostante tutto…siamo a Turi. 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *