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“Parliamo di Sicurezza Stradale”, con l’Associazione Vivilastrada

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“Spesso si assiste ad una grande partecipazione di cittadini per funerali o cortei, molte meno persone intervengono alle serate di sensibilizzazione” – è con queste parole che il fondatore dell’Associazione ‘Vivilastrada’, Tonio Coladonato ha chiuso la serata di ieri, 2 settembre. Un incontro organizzato in via XX settembre e voluto dall’Ass. ‘Girasole’ di Turi, con l’obiettivo di sensibilizzare sempre più ragazzi e genitori “all’uso corretto della strada”, di fronte alle incessanti morti che giornalmente si ascoltano o si leggono dai mezzi di comunicazione. A moderare la serata, il giornalista Pierfrancesco Catucci, che ha accompagnato il fotografo Coladonato in questo percorso attraverso video ed immagini di incidenti o di rinvenimenti raccolti in questi anni dell’Associazione.

vivistr5Velocità, mancato uso degli strumenti di sicurezza, come cinture o caschi integrali, uso di sostanze che alterano lo stato psico-fisico del conducente, sono le principali cause degli incidenti stradali.

Lo scorso anno, sono stati registrati circa 25milioni di vittime al mondo causate dall’uso di alcol, numeri che possono facilmente aumentare se si considera che una delle piaghe attuali della nostra generazione è la facilità di assunzione di sostanze alcoliche o inebrianti già dall’età di 13-14 anni.

Spesso non sono sufficienti le pene che la giustizia impone ai trasgressori del codice della strada: 1500 € di mora con il sequestro del mezzo, il ritiro della patente e un processo penale a carico di chi si rifiuta di effettuare il test dell’etilometro. Nulla spaventa o riduce questi cattivi ed insensati comportamenti che provocano vittime sempre più giovani ed a volte coinvolgono anche famiglie di innocenti che per un caso fortuito hanno incrociato la strada di chi ha segnato il loro tragico destino. Non possiamo andare lontano a raccontare di episodi drammatici, poichè anche attorno a noi, lungo la tristemente famosa SS 172, che solo da poco sta conoscendo un’opera di risistemazione e di sicurezza, si sono realizzati episodi entrati sulle pagine della nostra cronaca, locale e nazionale.

Nonostante le condizioni delle strade, è necessario proseguire con l’opera di diffusione di una vera cultura della guida sicura, una cultura che deve partire dalla famiglia, proseguire nella scuola e svilupparsi in ogni ambito sociale affinchè le tristi immagini delle stragi del “sabato sera” siano sempre meno frequenti.

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